BUCO DI DIECI MILIONI DI EURO AL COMUNE DI POZZALLO

Da venti a trenta milioni di euro. Queste le cifre sul buco di bilancio del Comune di Pozzallo sciorinate nel corso della campagna elettorale, quando, di solito, i numeri, in positivo o in negativo, si moltiplicano per tre. In effetti la sofferenza finanziaria, dicono da Palazzo “La Pira”, sarebbe di circa 10 milioni di euro. Quisquilie? No, di certo. Ma veniamo al perché di un debito così gravoso che condiziona pesantemente la vita dell’Ente. Attilio Sigona, ex vice sindaco dell’Amministrazione Sulsenti  che ha governato la città dal 2007, dichiara che la situazione debitoria del comune risale agli anni 2002, quando fu fatta una previsione di entrate di circa 5 miliardi delle vecchie lire contro un’entrata reale, nell’arco di ben dieci anni, di meno di un milione di lire. “Già all’inizio della sindacatura Sulsenti – precisa l’ex parlamentare nazionale – fu chiara ai competenti uffici la pesante situazione debitoria che, dal 2007 al 2012, è stata solo in parte sanata con una riduzione drastica delle spese. Tuttavia il conferimento in discarica dei rifiuti in provincia di Catania ha determinato un costo notevole del servizio di Nettezza Urbana quantificabile, nel quinquennio, ad un debito di circa un milione e mezzo. Dunque 7 milioni di debiti erano stati ereditati dalla precedente amministrazione Ammatuna, a cui si sono aggiunti questi ulteriori costi della discarica fuori provincia, più il debito, sancito per sentenza, relativo al suolo su cui, negli anni ’70, furono costruite le case popolari di contrada Scaro. Questa situazione non ha però portato nel quinquennio della sindacatura  Sulsenti ad alcun aumento di tasse comunali, in quanto si è avuta l’abilità di trovare anticipazioni e finanziamenti vari in grado di sopperire alle esigenze di cassa”.

Il sindaco Luigi Ammatuna, nel confermare il buco di dieci milioni di euro, dichiara:”Il lavoro di questi ultimi mesi dal mio insediamento, pur non essendo un percorso conclusivo di indagine e di verifiche, che ha quindi bisogno, per la sua completa definizione, di qualche altro tempo, pur tuttavia ad oggi sta certificando una sofferenza finanziaria del nostro comune di non meno di 10 milioni di euro, un buco che dovrà necessariamente essere ripianato nei bilanci degli anni a venire, a cominciare da quello del 2012, in corso di preparazione. Un buco interamente ereditato da cui bisogna ripartire per risalire la china. Non esistono al riguardo ricette miracolistiche, ma attueremo una serie di azioni e provvedimenti immediati, a cominciare dall’occasione fornita dal Governo nazionale per i comuni in pre-dissesto, e a finire con il perseguimento dell’evasione delle tasse e la modifica in aumento di alcuni tributi, non tralasciando la possibilità di alienare quei beni immobili di proprietà del Comune che possono essere resi disponibili. Quest’anno, come ribadito nel corso del confronto di sabato scorso con i cittadini, approveremo il bilancio comunale con “uno sbilancio” di circa un milione e mezzo di euro, segnale inconfutabile che le previsioni di introiti fatte da chi mi ha preceduto erano errate. Anche se la situazione si presenta difficile e foriera di sacrifici per tutti, poiché, con la miriade di creditori, bisognerà concordare tantissimi piani di rientro dai debiti, la coalizione che sostiene la mia candidatura è più che mai convinta che ne verremo fuori, contando su un pizzico di ottimismo che penso debba servire in ogni impresa di ampio respiro”.

“E ti pareva – commentano alcuni pensionati – che alla fine, per sanare i debiti, non si fosse pensato anche di aumentare “alcuni tributi”. Giusto per essere in linea con il Governo nazionale”.

                                               

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