Eseguito un raro intervento in India: rimosso un gemello parassita di 16 chili dal busto di un diciassettenne. Un’operazione straordinaria è stata eseguita all’ospedale Aiims di Delhi, in India, dove i medici hanno rimosso un “gemello parassita” dal corpo di un ragazzo di 17 anni. Il giovane conviveva con questo corpo estraneo fin dalla nascita, […]
BRACCIO DI FERRO TRA IL GOVERNO NAZIONALE E LA REGIONE PER LA PESCA DEL NOVELLAME
16 Feb 2013 18:13
Pesca del novellame: l’Europa dice no. La Regione Siciliana si. Ma il Ministero delle Politiche agricole, recependo il divieto europeo, ordina alle Capitanerie di porto di intervenire per bloccare tale tipo di attività, già in corso in Sicilia dall’11 febbraio e per quaranta giorni, in virtù del decreto emanato dall’assessore regionale Dario Cartabellotta. Si è venuto a creare, dunque, una specie di triangolo legislativo che potrebbe avere risvolti impensabili.
“Decisione singolare – scrive in una nota il Presidente della Regione Rosario Crocetta – se si considera che il piano di gestione nazionale presentato a Bruxelles non ha inglobato la proposta presentata dal nostro governo che è perfettamente conforme al regolamento comunitario in materia. Nel continuare la battaglia per liberare la Sicilia da provvedimenti che la penalizzano – aggiunge il Presidente – la Regione si impegna a trovare nel nuovo bilancio di previsione le risorse per supportare i piccoli pescatori così duramente colpiti dal blocco delle attività”.
Ieri la Giunta regionale si è riunita a Caltanissetta. Nel corso dei lavori è stato deciso di chiedere un incontro urgente al Governo Italiano e al Commissario Europeo alla pesca.
“Non ritirare il decreto sulla pesca del novellame – dichiara il direttore regionale di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, – è chiaramente più che un invito ai pescatori a compiere atti illegali, andando sicuramente incontro a multe e sequestri. Chi pagherà questo ulteriore danno economico? Dal governo Crocetta ci attendevamo ben altro comportamento, non una “resistenza passiva” per arrivare al giorno delle elezioni!”.
Contrari a tale tipo di attività, pescatori e marittimi di Pozzallo.
“Chi afferma che autorizzando la pesca del novellame si aiutano i piccoli pescatori – dicono Angelo Paternò di 73 anni e Salvatore Borrometi di 57 – non conosce le leggi della natura ed i problemi dei lavoratori del mare. Il danno che si commette scippando il mare di migliaia di piccoli pesci è immenso. I pescatori vanno aiutati diversamente. Con agevolazioni fiscali e con l’elargizione di contributi per l’acquisto di barche, attrezzi e gasolio”.
“Ritengo sbagliato – dichiara Nino Bella di 60 anni – pensare di venire incontro alle nostre necessità, autorizzando un tipo di pesca devastante. Il provvedimento adottato dalla Regione Siciliana, anziché produrre effetti positivi, ci danneggia ancora di più; se il mare rappresenta una risorsa, una fonte di lavoro, credo sia giusto, nell’interesse generale, impedire che vengano esercitate da parte dell’uomo attività di sfruttamento selvaggio e di aggressione di un prezioso bene comune. Fare razzia di migliaia di piccoli pesci significa compromettere ogni giorno di più il riprodursi di centinaia di specie ittiche”.
“A volte – precisa Giovanni Vindigni di 65 anni – le buone intenzioni vengono tradite dalla scarsa conoscenza dei problemi o da valutazioni affrettate, magari fatte a fin di bene. Il decreto dell’assessore non risolve il problema. I pescatori non hanno bisogno di pannicelli caldi, ma di leggi e provvedimenti in grado di consentire loro di lavorare e contribuire serenamente alla crescita economica del Paese”.
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