È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
BERLUSCONI: AMMINISTIA GRAZIA O CRISI DI GOVERNO?
24 Ago 2013 04:58
Una vicenda paradossale per certi versi stiucchevole quella di Berlusconi condannato in via definitiva ed in procinto di decadere da senatore il che vorrebbe dire carcere (impossibile solo a pensarlo), arresti domiciliari (improbabile), affidamento ai servizi sociali (soluzione da scegliere fra tutte).
Ma c’è un’altra strada percorribile: La grazia del Presidente Napolitano; ma la grazia va chiesta e figurarsi se un “innocente” ancorchè condannato in via definitiva la chiederà! ma sistemerebbe politicamente tutto anche se lascerebbe l’amaro in bocca al Pdl o Forza Italia come tornerà a chiamarsi il partito del Cavaliere, perchè l’agibilità politica del leader sarebbe quella di un “graziato” da un ex comunista ancorchè presidente di tutti gli italiani.
Oppure c’è la strada dell’amnistia ma esere paragonato a tanti condannati (anche reclusi) che ricevono un provvedimento di clemenza non è cosa “accettabile” per Berlusconi; sarebbe infatti un affronto essere trattato come un qualsiasi condannato. Giammai; ed allora? Allora crisi di governo e ritorno ancicipato alle urne anche perchè Grillo nella sua immensa ingiustificata autostima crede che con nuove elezioni i grillini diventerebbeo maggioranza assoluta e il Movimento 5 stelle governerebbe da solo il Paese.
Come vedete una situazione grave, gravissima, paradossale e sull’uscio di una grande crisi politica ed istituzioinale che non ha precedenti nella storia del nostro Paese.
Noi non siamo in grado di vedere soluzioni serie, politicamente “giudiziose” a questa situazione. Crediamo che il baratri non è molto lontano anche per colpa di un “condannato innocente”. A meno che più di una persona facciano il famoso, necessario, cosiddetto “passo indietro”.
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