Autostrada Ragusa-Catania: ritrovate tombe antiche, tracciato stravolto, ecco la nuova data di consegna per lotto 1

Il cantiere dell’autostrada Ragusa-Catania riserva sorprese. Sette tombe e circa sessanta reperti risalenti al VI secolo avanti Cristo sono emersi durante i lavori del Lotto 1, costringendo i progettisti a rivedere il tracciato. La scoperta è frutto dell’archeologia preventiva imposta dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, già nelle fasi iniziali del progetto. Un rinvenimento prezioso per la storia, ma che ha inevitabilmente causato uno slittamento nei tempi.

I ritrovamenti hanno infatti comportato una modifica del percorso dell’autostrada, rallentando un’opera già complessa, per la quale il tessuto produttivo locale non si è rivelato subito pronto a reggere l’urto organizzativo. Ma qualcosa ora si muove. La macchina dei lavori ha preso velocità e oggi sul cantiere del Lotto 1 lavorano circa 200 operai. Sono stati attivati 400 subcontratti e 22 subappalti.

A fare il punto della situazione sono stati i deputati del Partito Democratico Nello Dipasquale (ARS) e Anthony Barbagallo (Camera), durante un sopralluogo sul campo. Accompagnati dall’ing. Luigi Mupo di Anas e dall’ing. Raffaello Bizzarro, project manager di Webuild Italia, i due parlamentari hanno prima partecipato a una riunione tecnica e poi visitato il cantiere, insieme al sindaco di Chiaramonte Gulfi, Mario Cutello, e a numerosi consiglieri comunali e provinciali del territorio.

“Rispetto alla nostra ultima visita di poco più di un anno fa, oggi possiamo constatare che si è arrivati circa al 20% della realizzazione del lotto 1 – hanno dichiarato Dipasquale e Barbagallo –. I ritrovamenti archeologici hanno inciso sui tempi, ma ora si può accelerare. Con l’arrivo della bella stagione contiamo su un importante recupero del tempo perso”.

Secondo le stime fornite durante l’incontro, la conclusione del Lotto 1 è prevista tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. I due parlamentari si augurano però che i tempi possano essere ulteriormente ridotti.

Nel corso del confronto con i vertici di Anas e Webuild è emersa anche una particolare attenzione alle tematiche della sicurezza sul lavoro e alle verifiche antimafia. Un aspetto non secondario, considerando l’importanza dell’appalto e l’entità dei fondi in gioco.

“Torneremo a fine settembre per un nuovo sopralluogo – concludono Dipasquale e Barbagallo –. Il nostro obiettivo è vigilare sull’avanzamento dei lavori, nella massima trasparenza. La Ragusa-Catania è un’opera strategica e non può più subire battute d’arresto”.

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