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AUMENTA L’ALIQUOTA IMU SULLE SECONDE CASE
08 Nov 2013 15:15
Scelta obbligata per consentire il pagamento dei fornitori, il mantenimento di sevizi essenziali e assicurare il futuro favorendo la crescita. Una scelta che si impone per la cronica criticità del bilancio, dovuta anche a insufficienti previsioni degli anni passati. Questa, in estrema sintesi, la presentazione del provvedimento ai Consiglieri, da parte dell’Assessore Stefano Martorana.
Sul tema si è innescato un lungo dibattito che ha prolungato i lavori del civico consesso per oltre otto ore.
Quasi compatto il fronte dell’opposizione nel criticare l’innalzamento della pressione fiscale, si è astenuto il solo Chiavola, alla votazione finale si sono aggiunte l’astensione di Giovanni Iacono, come rappresentante di Partecipiamo e di Carmelo Ialacqua del Movimento Città che hanno criticato, specificatamente Ialacqua, non tanto la sostanza del provvedimento quanto la mancanza di idonea documentazione sui dati del bilancio di previsione che ha precluso ogni possibilità di attenta valutazione.
Questo della mancata diffusione di elementi sul bilancio di previsione ai consiglieri, cosa peraltro mai avvenuta con le precedenti amministrazioni, è stato un po’ il leit motiv della giornata: anche i componenti della Commissione Risorse, la quarta, per bocca del loro presidente, hanno motivato l’astensione con l’esigenza di aver avuto l’esigenza di studiare meglio la situazione.
Facile comprendere come due astensioni eccellenti, che facevano seguito a quelle risultate in Commissione, appunto dalla compagine di maggioranza consiliare, hanno favorito le argomentazioni delle opposizioni che della mancata conoscenza sulla manovra di bilancio hanno atto il vessillo della giornata.
Isolati gli interventi dei 5 Stelle Stevanato e Federico, tendenti a sostenere la proposta dell’amministrazione, considerata ineludibile alla luce della difficile situazione economico finanziaria del Comune e opportuna alla luce di altri interventi più pesanti che, come ha fatto rilevare il consigliere Agosta, si sarebbero potuti prendere in considerazione.
Diverse per esposizione ma tutte incanalate nell’alveo della preoccupazione per l’eccessivo carico fiscale in un momento di crisi profonda dell’economia locale e delle disponibilità delle famiglie, sono state le argomentazioni dei componenti le opposizioni per criticare la scelta dell’amministrazione.
Maurizio Tumino ha fissato l’attenzione sui termini procedurali dell’approvazione dell’atto, Giorgio Massari ha evidenziato come si poteva essere diversamente responsabili attraverso l’analisi attenta dei margini esistenti per una diversa strategia che poteva passare attraverso una riduzione di costi e un recupero dell’evasione.
Anche il capogruppo del PD ha posto come limite dell’azione dell’esecutivo comunale la scelta di non diffondere in tempo utile notizie sullo schema di bilancio, che avrebbe permesso, anche alla maggioranza, di decidere serenamente e consapevolmente.
Di scelta scelerata e superficiale hanno parlato La Porta, La Marino, Chiavola e Mirabella: questi ultimi, in particolare, hanno richiamato i discorsi fatti in campagna elettorale dall’attuale Sindaco, di cui non rimane traccia in ordine alle tasse che non sarebbero aumentate e agli sgravi fiscali di cui non c’è traccia.
Mario D’Asta si è espresso giudicando incredibile l’errore dell’amministrazione che può risultare devastante nell’attuale momento di grave crisi economica.
Una nota polemicamente distensiva è venuta fuori dall’intervento di Peppe Lo Destro che ha rivisto nelle parole e nelle scelte decisionali di Martorana gli atteggiamenti del Ministro montiano Fornero che, alla resa dei conti, ha fatto piombare nella tragedia migliaia di persone rimaste senza lavoro.
Carmelo Ialacqua ha fatto intravedere, chiaramente, nel suo intervento il dissenso, tradotto poi nell’astensione, derivante non tanto dalla scelta impopolare quanto dall’impossibilità di poter verificare, sui dati di bilancio, eventuali scelte alternative.
Le argomentazioni possibili per la critica sul provvedimento erano comprensibilmente destinate al rapido esaurimento, per cui si è passati, nei successivi interventi, a considerazioni sulla questione delle bollette non pagate, al supposto ma inesistente benessere diffuso dei proprietari di seconde case che, come ha fatto rilevare Giorgio Massari, con acutezza di giudizio, non sono altro che il frutto di un passato, e ormai lontano, periodo di boom economico che, permise, di affidare al mattone i sudati risparmi della classe operaia e media della città.
Polemiche ci sono state anche sul tema della credibilità economica del Comune che, a detta dell’Assessore, non può certo definirsi ‘sano’ se mancano all’appello pagamenti arretrati per decine di migliaia di euro, se numerosi fornitori attendono di essere pagati, se esistono criticità diverse per evasione ed elusione diffuse.
Tema centrale della parte finale della discussione generale è stata la convocazione dell’incontro pubblico di sabato con i cittadini per illustrare lo schema di bilancio e, ancora successivamente, l’annuncio della conferenza stampa per presentare ai giornalisti il medesimo schema, i cui relativi attacchi sono stati rintuzzati dagli amministratori, sostenuti dai consiglieri del M5S, dal momento che si tratta solo di incontro informativo per illustrare alla città quanto predisposto dalla Giunta.
Considerata inopportuna la scelta di rendere edotti sulla materia, solo per ultimi, i componenti il Consiglio Comunale.
Nel merito del provvedimento, è stata innalzata l’aliquota per le seconde case dallo 0,76% allo 0,9% (l’aumento proposto, a suo tempo dal Commissario Straordinario, era dello 0,96%).
Tramite una serie di emendamenti e subemendamenti è stata mantenuta l’aliquota per gli immobili del gruppo catastale D che si riferisce agli insediamenti produttivi, mentre sono stati esclusi dal beneficio istituti di credito e strutture sanitarie private. Bocciata analoga proposta di emendamento per le categorie commerciali, nonostante l’appello dei firmatari Massari, D’Asta, Tumino e Marino per una particolare attenzione verso attività rilevanti dal punto di vista economico, diffuse e produttive al pari delle precedenti.
L’atto finale viene quindi approvato con 16 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti.
In conclusione dei lavori un odg presentato dai consiglieri Iacono, Massari, Stevanato e Agosta che sostenendo in premessa le tesi dell’assessore Martorana, impegna l’amministrazione sulla lotta all’evasione, su una azione concreta di recupero dei residui attivi, su una politica di spending review e sulla riduzione ai livelli attuali della fiscalità locale. Il documento è stato approvato anche con il sostegno delle opposizioni, in sostanziale contrasto con tutto quanto emerso nel corso del dibattito, se non altro per l’avallo delle tesi assessoriali che erano specificate in premessa.
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