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ASILI NIDO E IMPIANTI SPORTIVI: C’È POCO DA RIVEDERE
04 Giu 2013 14:21
Decisioni irrevocabili quelle relative alla chiusura anticipata degli asili nido e del ticket sull’utilizzo degli impianti sportivi. Ha lasciato solo flebili speranze il Commissario Straordinario del Comune di Ragusa, dott.ssa Rizza, che ha voluto offrire alcuni chiarimenti, in conferenza stampa, in merito ai provvedimenti adottati, affiancata dai rispettivi Dirigenti di settore, Licitra e DiStefano.
Si vedrà di poter attenuare la portata dei provvedimenti, se si riesce a trovare qualche soluzione in extremis per gli asili nido, operando invece delle variazioni nel tariffario per gli impianti sportivi, ma sempre a saldi invariati.
In entrambi i casi si tratta di misure adottate in seguito alle regole dettate dall’ormai famoso Patto di Stabilità, contro cui nulla si può fare, non solo correndo il rischio di pesanti sanzioni ma anche esponendosi a responsabilità erariali, essendo già stato notificato lo sforamento da parte degli organismi preposti.
Per indorare la pillola il Commissario ha voluto portare a conoscenza che le restrizioni, per complicati processi della finanza amministrativa e per l’adozione del cosiddetto Patto di stabilità verticale, possono essere superate dopo la fine dell’anno in corso, allorquando determinati parametri possono essere rivisti.
Dopo l’introduzione alle problematiche, da parte della dott.ssa Rizza, sono stati i Dirigenti a spiegare i particolari delle inderogabili decisioni, ciascuno per la sua parte di competenza.
Il dott. Alessandro Licitra ha evidenziato come l’impossibilità di procedere ad assunzioni, in particolare per il personale OSA, ha determinato la chiusura anticipata degli asili nido per evidenti motivi di sicurezza.
A fronte di un fabbisogno di 19 unità occorrenti per i 174 bambini utenti delle strutture, si potevano garantire solo 7 unità: una situazione ingestibile per cui si era tentato con soluzioni tampone, tramite spostamenti di personale e chiamata del personale scolastico, questo, in ogni caso disponibile fino alla chiusura dell’anno, prevista per il 12 giugno. Ove si poteva tamponare la situazione, incombevano sempre imprevedibili assenze del personale, dovute ai permessi, per malattia o per la legge 104, che avrebbero reso impossibile una serena conduzione dell’attività.
E’ stata convocata, comunque, per il pomeriggio di martedì 4 giugno, una riunione con il personale per un ultimo tentativo di scongiurare la chiusura, obiettivo per cui i vertici comunali sono stati particolarmente impegnati per venire incontro alle esigenze di tante famiglie.
Il dott. Santi DiStefano ha ripercorso, invece, le tappe dell’iter burocratico che ha portato al provvedimento relativo ai servizi pubblici a domanda individuale, in cui rientrano, fra l’altro, anche il Teatro Tenda e il Castello di Donnafugata.
E’ stata ribadita l’irrevocabilità del provvedimento, che era stata poco prima ribadita anche ai rappresentanti del Coni che, come si può leggere in altra parte del giornale, avevano deciso di presentare una istanza di revoca firmata dai responsabili delle società sportive, riuniti alla Scuola dello Sport per protestare contro le misure considerate estremamente vessatorie.
In chiusura di conferenza stampa la dott. Rizza, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, ha evidenziato come fosse stata in procinto di prendere la decisione già dal mese di gennaio, dal momento che questo tariffario va stabilito su base annuale, e ha sottolineato come Lei stessa, in chiusura del mandato deve inoltrare, per legge, alla Corte dei Conti, una dettagliata relazione sullo stato dell’ente, relazione che, senza queste misure, messe insieme con altre, avrebbe mostrato evidenti punti di criticità.
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