È una storia di coraggio, resilienza e straordinaria solidarietà istituzionale quella che vede protagonista la piccola Maria, neonata prematura di sole 25 settimane e con un peso di appena 700 grammi. A raccontarla è Giuseppe Drago, direttore generale dell’Asp di Ragusa, all’agenzia ANSA. Nata da una gravidanza gemellare frutto di fecondazione assistita, Maria ha dovuto […]
Asfalto a macchia di leopardo nelle strade di Scicli. I dubbi dell’ex assessore Guglielmo Scimonello
24 Mar 2025 11:48
Scimonello punta il dito sul settore manutenzioni e condanna l’intervento di bitumazione che si stanno eseguendo in città. “Su via San Nicolò e su corso Umberto si rendeva necessario intervenire sull’intera sede stradale mentre, invece, sono stati asfaltati solamente alcuni tratti della carreggiata. Le due arterie sono gli ingressi alla città e rappresentano un biglietto da visita che non rende merito alla bellezza di Scicli – commenta puntando il dito sul lavoro atteso da tempo per ricostruire il tessuto viario e renderlo sicuro – ci sono altre strade cittadine, vedi via Valverde e via Ospedale che mostrano un manto ammalorato e con avvallamenti. Si è scelto di sfaltare piccole viuzze anziché le strade principali. A Donnalucata, Playa Grande, Cava D’Aliga e Sampieri poi ci accorgiamo che l’asfaltatura si sia fermata da tempo e sta riprendendo dopo anni, in maniera molto approssimativa. I cittadini chiedono interventi più strutturali e duraturi, poiché questi non solo migliorerebbero la qualità del manto stradale, ma ridurrebbero anche la necessità di costanti manutenzioni, con un risparmio non indifferente per le casse comunali”.
Alle critiche dell’ex assessore Guglielmo Scimonello fanno da contraltare i consensi della gente, degli automobilisti. “Capiamo che l’intervento è stato realizzato a macchia di leopardo ma che sia stato eseguito è già un fatto importante – commenta un cittadino – le pericolose buche sono state coperte ed in alcuni tratti sono stati eliminati i pericoli. E’ chiaro che questi interventi siano auspicabili con più frequenza senza aspettare che le buche diventino voragini e siano trappole per gli automezzi in transito e pericolose per le persone”.
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