ARRESTATI GLI AUTORI DELLA RAPINA ALLA GIOIELLERIA DI SANTA CROCE CAMERINA

Alle prime luci dell’alba, a Vittoria, militari della Compagnia Carabinieri di Ragusa unitamente a personale del Commissariato di P.S. di Vittoria hanno tratto in arresto per i reati di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di arma da fuoco, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 12 luglio dal Gip del Tribunale di Ragusa, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, che concordava con le risultanze investigative prodotte dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, le sottonotate persone, tutte residenti a Vittoria:

• ET TAOUFIQ SOUFIANE, marocchino di 24 anni, celibe, nullafacente, pregiudicato;

• DI MARTINO EMANUELE, vittoriese di 39 anni, coniugato, bracciante agricolo, pregiudicato;

• BUSACCA FABIOLA, vittoriese di 26 anni, nubile, nullafacente, incensurata;

• GIACCHI SALVATORE, vittoriese di 28 anni, coniugato, operaio, pregiudicato.

I quattro, in concorso tra di loro, sono stati individuati quali responsabili della rapina avvenuta a S. Croce Camerina lo scorso 09 febbraio 2012 ai danni di una gioielleria di proprietà di una santacrociana di 35 anni. In quell’occasione tre individui travisati da passamontagna armati di taglierini ed una pistola erano penetrati nella gioielleria e, sotto la minaccia delle armi, si erano fatti consegnare monili in oro per la somma complessiva di circa ventimila euro, per poi dileguarsi a bordo di un fiat fiorino di proprietà di un vittoriese di 47 anni, asportato nel corso della mattinata e successivamente rinvenuto in c.da grotte. In particolare, al termine delle indagini condotte dal personale della Polizia di Stato e dai Carabinieri, consistite principalmente nell’acquisizione delle riprese delle videocamere a circuito chiuso di alcuni esercizi commerciali nonché nell’analisi dei tabulati telefonici degli arrestati, è emerso che gli esecutori materiali della rapina, quelli cioè che erano entrati in gioielleria, minacciando e aggredendo la titolare e una dipendente, facendosi consegnare i gioielli, sono stati il marocchino, il Giacchi, ed una terza persona non identificata, mentre il Di Martino e la Busacca erano posizionati all’esterno a fare da “palo”. Nel corso delle perquisizioni domiciliari eseguite contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, venivano rinvenuti svariati oggetti in oro ed orologi, verosimilmente provento di furto, sottoposti a sequestro e custoditi presso il commissariato di Vittoria, in attesa di essere restituiti ai legittimi proprietari. I quattro, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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