ARRESTATI DUE PREGIUDICATI RAGUSANI PER AGGRESSIONE

Una vera e propria resa dei conti con relativa aggressione per sedicenti motivi passionali. Si configura così l’arresto, avvenuto nella serata di sabato scorso ad opera della squadra Volanti di Ragusa nei confronti di due pregiudicati ragusani, Massimo Blanco e Giuseppe Occhipinti, rispettivamente di 32 e 30 anni, che avrebbero aggredito, in modo efferato, un uomo di quarantotto anni, ragusano, impiegato, di cui non sono state fornite le generalità.

La prognosi adesso per l’aggredito è di trenta giorni per la gravità delle ferite riportate in tutto il corpo, compreso il volto.

Ma veniamo alla dinamica dei fatti. Nel pomeriggio di sabato, le volanti sono accorse in via Ciullo D’alcamo, dove un testimone avrebbe riferito che un uomo, già trasportato in ospedale, era stato letteralmente massacrato di botte da due individui che si sarebbero poi allontanati a bordo di un’utilitaria grigia.

Le indagini successive hanno appurato che la vittima del reato, come riferito dalla stessa moglie, era stato aggredito da Blanco, poiché colpevole di aver intrattenuto in passato una presunta relazione con la sua ex convivente, nonchè sorella dell’altro aggressore.

“ La vittima del reato insieme alla moglie si trovava, nella giornata di sabato, a pranzo a casa di un amico- afferma Paolo Arena, capo della squadra Volanti della questura- a questo pranzo si erano presentati anche i due, che sono stati intimati di andare via. Finito il banchetto, la persona offesa ha verificato che una delle ruote della sua auto era stata sgonfiata. Nonostante ciò, si è diretta insieme alla moglie verso la propria abitazione, dove nel contempo, sono arrivati i due arrestati che si sono scagliati sull’uomo prendendolo a calci e pugni in modo efferato, colpendolo dappertutto”.

Nel mese di ottobre, il malcapitato era già stato aggredito da Giuseppe Occhipinti sotto la propria abitazione,  ma allora non ci fu nessuna denuncia.

I due arrestati, adesso trasferiti alla casa circondariale di Ragusa, sono accusati di concorso in lesioni personali pluriaggravate dalla premeditazione e dall’aver messo in pericolo la vita della persona offesa. 

 

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