ANCHE A RAGUSA NUMEROSI PRESIDI DEGLI AUTOTRASPORTATORI IN PROTESTA

Anche oggi gli autotrasportatori dell’Aias e i produttori agricoli del Movimento dei Forconi presidieranno le arterie e gli snodi cruciali per i trasporti della Sicilia, compresa la provincia di Ragusa. Martedi occupata la ss. 115 all’altezza di contrada Dicchiara (Come si vede nelle foto di Laura Moltisanti), altri presidi presso il mercato a Donnalucata, ed ancora Vittoria, Scicli e Santa Croce Camerina.

I blocchi riguardano solo i mezzi pesanti perché a quelli più leggeri è consentito passare, sebbene vengano rallentati per rendere piu’ visibile la manifestazione contro “una classe politica corrotta e nepotista e una burocrazia super retribuita complice dello sfascio della economia”, recita uno degli slogan del movimento.

L’aumento del costo del carburante, la mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, il cartello imposto dalle compagnie assicurative e una rete infrastrutturale inadeguata sono le ragioni della protesta che hanno spinto anche gli autotrasportatori iblei ad avvicendarsi a turno per presidiare i blocchi fino al 20 gennaio, “ma non escludiamo di andare avanti – puntualizza Giuseppe Cassibba, autotrasportatore di Comiso – se non si otterrano risultati soddisfacenti e se i governi nazionale e regionale non si occuperanno finalmente delle problematiche che danneggiano l’intero settore”.

“Noi non chiediamo molto – aggiunge Salvatore Baglieri, titolare di una grossa impresa di trasporti – ma ormai lavorare a queste condizioni è diventato impossibile. Molti di noi sono costretti a non rispettare il monte ore, rischiando multe veramente pesanti (si parla di 400 Euro per ogni dischetto ore in più). A queste condizioni risulta impossibile guadagnare e vivere dignitosamente. Noi stiamo soffrendo di più rispetto al resto d’Italia perché siamo periferici. Abbiamo più volte chiesto l’intervento dello Stato in maniera da non allontanarci ulteriormente dall’Europa, ma ci hanno detto che la competenza era della Regione. I nostri interlocutori a Palermo non ci hanno ascoltati, e quindi adesso speriamo che con questa protesta abbiano un pizzico di attenzione nei nostri confronti”.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it