ANCHE A RAGUSA IL TESTAMENTO BIOLOGICO

         Il testamento biologico, propriamente “dichiarazione anticipata di trattamento”, è l’espressione della volontà da parte di una persona (testatore), fornita in condizioni di lucidità mentale, al fine di indicare le terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (consenso informato) per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.

         La volontà sulla sorte della persona passa ai congiunti di primo grado o ai rappresentanti legali qualora la persona stessa non sia più in grado di intendere e di volere per motivi biologici.

         In Italia non esiste una legge sul testamento biologico, pertanto la formalizzazione per un cittadino italiano della propria espressione di volontà riguardo ai trattamenti sanitari che desidera accettare o rifiutare è libera, anche perché il testatore scrive cosa pensa in quel momento senza formalità predeterminate, potendo statuire in ordine ad argomenti eterogenei come donazione degli organi, cremazione, terapia del dolore, nutrizione artificiale e accanimento terapeutico.

         L’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce che «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge» e l’Italia ha firmato (ma non ancora ratificato) nel 2001 la Convenzione sui diritti umani e la biomedicina (L. 28 marzo 2001, n.145) di Oviedo del 1997 che stabilisce che «i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione». Anche il Codice di Deontologia Medica, in aderenza alla Convenzione di Oviedo, afferma che il medico dovrà tenere conto delle precedenti manifestazioni di volontà dallo stesso.

         È importante sottolineare che nonostante la legge n. 145 del 2001 abbia autorizzato il Presidente della Repubblica a ratificare la Convenzione, tuttavia lo strumento di ratifica non è ancora depositato presso il Segretariato Generale del Consiglio d’Europa, non essendo stati emanati i decreti legislativi previsti dalla legge per l’adattamento dell’ordinamento italiano ai principi e alle norme della Costituzione.

         Dal 1° dicembre 2013 anche il Comune di Ragusa ha istituito il Registro del testamento biologico.

         I cittadini maggiorenni residenti a Ragusa potranno depositare la propria dichiarazione di testamento biologico. Occorre presentarsi all’appuntamento accompagnati dalla persona nominata Fiduciario nel proprio testamento biologico e (facoltativo) dal Supplente del Fiduciario e (facoltativo) dal Testimone e depositare il proprio testamento secondo le modalità indicate sulla pagina web del Comune

http://www.comune.ragusa.gov.it/comune/uffici/sett01/06/39testam_biologico.html

Al seguente link si trova un modello di testamento biologico, predisposto dalla Fondazione Umberto Veronesi, che si può utilizzare adattandolo alle proprie esigenze:

https://www.fondazioneveronesi.it/files/4513/8323/1147/modulotestamentobiologico.pdf

 

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