È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
AMATE LA GIUSTIZIA VOI CHE GOVERNATE SULLA TERRA
12 Ott 2012 13:34
Nei giorni scorsi la Conferenza Episcopale Siciliana ha prodotto un documento dal titolo molto significativo: “Amate la giustizia, voi che governate sulla terra”.
Il testo rappresenta una forte presa di posizione sul modo di fare politica di questi anni, un modo di fare politica che ha portato la Sicilia in “una fase di allarmante decadimento culturale, politico, sociale ed economico”.
Un passaggio chiave del documento sottolinea come sia “stata alimentata la distorta convinzione che l’unica risposta adeguata alle aspirazione di crescita potesse scaturire dall’iniziativa diretta dell’amministrazione regionale, consolidando logiche di scambio clientelare. La cattiva politica ha potuto così prosperare, coniugando consenso e spesa pubblica improduttiva, in una prospettiva sempre più appiattita al solo ciclo elettorale”
“Io credo – sostiene Renato Meli, candidato – che la maggioranza onesta, sensibile e capace dei cittadini non possa non sentire come vera e drammatica questa analisi semplice quanto inquietante.
Le parole di questo documento non solo mi trovano d’accordo, ma sono alla base della mia decisione di impegnarmi in prima persona candidandomi alle Elezioni Regionali. Ritengo che non è più possibile perpetrare questa modalità capace solo di distruggere e non di costruire. Sono sicuro, però, che il cambiamento non possa che passare dal coraggio di chi ha idee nuove. Idee da presentare, discutere e condividere con i propri conterranei.
Mentre i professionisti della politica discutono su come preservare le loro posizioni di potere, il popolo siciliano urla di dolore per situazioni gravissime: disoccupazione, scollamento sociale, perdita della speranza”.
“Il grido di dolore dei piccoli e dei poveri – ricordano dalla Conferenza episcopale Siciliana – trovi accoglienza piena e coraggiosa nell’azione politica e nel quotidiano operare delle Istituzioni”.
“Non avremmo progresso comune– aggiunge Meli – se non dalla volontà stessa delle persone a partecipare. Troppi, spesso non a torto, si allontanano dalla politica e sono tentate dall’astensionismo. Atteggiamento, quest’ultimo, che merita rispetto, ma che non fa che perpetuare l’attuale situazione. Non andare a votare, a mio avviso, equivale a legittimare la vittoria dei soliti noti. Ma non può e non deve essere quello del voto il solo momento per sancire la partecipazione delle persone alla vita politica. Almeno questo è quello che credo e per cui ho deciso di impegnarmi”.
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