ALLARME TRA I GENITORI DI RAGUSA, C’E’ UN FURGONE BIANCO CHE RAPISCE I BAMBINI, MA LA POLIZIA SMENTISCE

Un allarme che in poche ore ha preoccupato tantissimi genitori, in particolare le mamme ragusane, a causa di un file audio che, tramite whatsapp, è passato a cellulare in cellulare, soprattutto nei gruppi dei genitori nelle scuole. Una voce femminile ha inviato la nota vocale dicendo che ci sarebbe un furgone bianco che nel piazzale del parcheggio dell’Ipercoop di Ragusa si muoveva avvicinando i bambini, in particolare suo figlio, per fotografarli. Insomma l’inizio di un tentativo di adescamento di minori. La donna, che diceva di essere mamma del bambino che sarebbe stato fotografato, invitava i genitori a fare attenzione e ha detto anche di essersi rivolta alla Polizia per presentare una denuncia. Allarme dunque tra tutti i genitori ma la polizia ha fatto sapere che invece non è stata mai presentata una denuncia e che la donna autrice della nota vocale non si è mai rivolta alle forze dell’ordine di tutta la provincia di Ragusa.

Questa la nota ufficiale diramata dalla Squadra Mobile di Ragusa: “In ordine all’allarme diramato da voce femminile con messaggio audio su servizi di messaggistica istantanea, diramato in data 26.01.2017 e, per doverosa informazione, si precisa che a livello provinciale non risulta essere stata prodotta alcuna denuncia presso gli uffici delle Forze dell’Ordine relativa ad un furgone di colore bianco con alcuni soggetti a bordo intenti a fotografare un bambino. Conseguentemente, nessun comunicato e/o richiesta di collaborazione alla cittadinanza è stata diramata da questo Ufficio in tema di ricerche di soggetti sospettati di adescare a qualsiasi titolo minori nel territorio ibleo. Atteso quanto sopra specificato, questo Ufficio, sin dalla serata di ieri, sta espletando i doverosi accertamenti atti ad individuare la donna che ha creato e diramato la nota audio tramite messaggistica istantanea, così da poterla assumere a verbale al fine di verificare gli accadimenti. Va da sé che ogni evidenziazione e/o specifica o precisazione che dovesse essere raccolta, sarà prontamente vagliata sia ai fini investigativi che di Polizia di sicurezza e prevenzione”.

Fin qui la nota della Squadra Mobile di Ragusa. La “bufala” del furgone bianco gira da anni sul web. E’ una delle leggende metropolitane più diffuse. Una colossale bufala che, col passare del tempo (e delle smentite) anziché dissolversi prende sempre più corpo. Ancora una volta a metà novembre, ma quattro anni fa, il furgone bianco si aggirava per le strade della Sardegna dopo essere transitato, l’anno prima, in Campania e nel Salento.  Anzi, in quell’occasione si era sdoppiato, e aveva trovato un gemellino rosso. I furgoni, insomma, erano due e i genitori allarmati non sapevano quale scegliere. In Sardegna tornò a essere uno solo. La presenza del fantasma a quattro ruote fu anche segnalata, con altri particolari, da un giornale locale: “Qualche settimana fa – era possibile leggere – è partita una segnalazione da Bosa, in provincia di Oristano. Due gli uomini all’interno del veicolo, uno dei due, alto, magro, con i capelli bianchi e una collana d’oro al collo, scende dal furgoncino bianco e con la scusa di fare una foto cercherebbe di portare via il bambino di turno. Dopo si sono aggiunti altri episodi simili a Flussio, sempre in provincia di Oristano, e a Olbia, in prossimità delle scuole elementari, e sono state avvertite le autorità competenti. Secondo la testimonianza di un’insegnante, due uomini, all’interno di un furgone bianco, fotografavano i bambini”. Tutto completamente inventato. Ma ciò nonostante due anni fa, nel 2014, al solito a novembre, il furgone è ricomparso in Lombardia, tra Rho e Lainate.  In quell’occasione l’abbigliamento dei sequestratori è diventato particolarmente originale: secondo le voci si trattava di cittadini di nazionalità bulgara che, vestiti a volte da preti, a volte da clown, si appostavano fuori dalle scuole e dagli asili adescando i bambini. Due dei quali erano stati rapiti e se ne erano perse le tracce.

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AGGIORNAMENTO ORE 20

La Polizia di Stato in data odierna ha ricevuto presso gli uffici della Squadra Mobile, la donna che ha inviato la nota audio tramite messaggistica istantanea, con la quale desiderava informare, e quindi mettere in allerta le famiglie da lei conosciute, di quanto a lei ed al figlio accaduto.

La donna ha precisato nei dettagli quanto verificatosi ieri intorno alle 10.00 presso il parcheggio del centro commerciale “ibleo”, riferendo di aver notato un furgone vecchio modello bianco con a bordo due persone (due uomini o una coppia) che, senza scendere dal veicolo, senza proferire alcuna parola, hanno presumibilmente scattato una foto nella direzione del figlio che si trovava comunque distante. Il bambino impaurito è corso dalla madre poco distante ed ha riferito il tutto, tanto che immediatamente la stessa si è premurata di avvisare i vigilantes del centro commerciale. Il personale addetto, monitorando la registrazione delle telecamere di sorveglianza non notava nulla di anomalo anche perché distante dal campo di registrazione.

La donna, solo oggi, dopo aver compreso che la sua segnalazione non era stata ancora formalizzata ad un ufficio di Polizia, si recava presso la Questura per riferire nei dettagli quanto accaduto al fine di permettere agli investigatori di effettuare le dovute verifiche.

Gli uomini della Squadra Mobile, raccolto ogni dettaglio, hanno subito avviato un’attività di riscontro di quanto riferito. In particolar modo sono state estrapolate ed esaminate le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona ma, stante la distanza sistemi di ripresa rispetto al luogo dei fatti così come narrati, non è stato ancora possibile risalire alla targa o modello del veicolo mai “catturato” dagli obiettivi.

Sono in corso tutti i possibili accertamenti per risalire al veicolo e/o all’identità dei soggetti a bordo indicati dalla donna e dal figlio.

 

La Polizia di Stato del capoluogo ibleo, in linea generale ed a prescindere da quanto opportunamente segnalato dalla donna, rammenta a tutti i cittadini che per qualsiasi fattispecie di reato o illecito amministrativo, è possibile contattare il numero di pronto intervento 113 o presentare un esposto o una denuncia presso gli uffici della Questura che sono sempre a disposizione degli utenti bisognosi anche solo di un confronto con le Istituzioni. 

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