AL GARIBALDI MUSUMECI E PERRACCHIO METTONO IL SIGILLO

“Anche se è ancora prematuro tracciare il bilancio della Stagione 2010, già i risultati del cartellone di prosa ci entusiasmano e ci incoraggiano ad andare avanti, con le idee chiare, verso la programmazione 2010/2011”. Il Sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi Giorgio Pace e il direttore artistico Andrea Tidona si esprimono in questi termini, il giorno dopo la chiusura della sezione “Il Teatro per il Teatro”, la prima delle quattro nelle quali è articolata la Stagione 2010 “Il Teatro per la Città”. Ieri sera Tuccio Musumeci e Marcello Perracchio, brillanti interpreti di “Classe di ferro”, tra i testi più celebri di Aldo Nicolaj e al contempo tra i più complessi per il difficile equilibrio tra l’ironia e l’amarezza struggente che lo attraversano, hanno messo il sigillo al cartellone di prosa “che –come conferma il direttore artistico Andrea Tidona- nonostante le difficoltà legate al fatto di essere stato programmato in una fase ancora transitoria verso la nascita della Fondazione, ci ha consentito di tener fede ad una linea guida precisa, orientata ad una forte valorizzazione della drammaturgia contemporanea italiana. Siamo orgogliosi -afferma Tidona- di essere riusciti a tenere conto dei suggerimenti che il nostro pubblico ci aveva dato lo scorso anno, equilibrandoli con la nostra idea di voler dare un’identità forte alla nostra programmazione artistica”. Anche lo spettacolo di ieri ha sfiorato il tutto esaurito, così confermando quel trend positivo di partecipazione e gradimento da parte del pubblico che ha caratterizzato in modo inequivocabile questi sei spettacoli di prosa. “E’ questo incoraggiamento da parte di un pubblico che quest’anno è stato ben più vasto e differenziato rispetto al passato –commenta il Sovrintendente Giorgio Pace- che ci spinge a proseguire verso una programmazione futura sempre più articolata. Proseguendo una sperimentazione già avviata lo scorso anno, ieri sera abbiamo proposto al nostro pubblico di compilare una scheda di valutazione, che torneremo a sottoporre anche in occasione dell’appuntamento conclusivo della sezione musicale. Alla fine potremo tirare le fila e conoscere appieno il livello di gradimento complessivo, ma possiamo dire che i giudizi già espressi ci attestano una fiducia piena e pressoché unanime. Questo è solo un filo di un rapporto colloquiale con il nostro pubblico che abbiamo voluto tessere in modo costante, anche attraverso la comunicazione e gli incontri con gli artisti nel foyer che sono diventati un appuntamento fisso di ogni spettacolo, un’occasione per stare assieme e confrontarci sullo spettacolo stesso. Aver riscontrato questo apprezzamento ci riempie non tanto di soddisfazione, quanto della voglia di continuare a lavorare per il nostro Teatro, con nuove idee e una sempre maggiore qualità ed efficienza”.

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