AI SEGRETARI DI TUTTI I PARTITI

24 Ott 2012 03:32

Nei 10 mesi trascorsi dalla riforma pensionistica i parlamentari di tutti i partiti hanno intensamente lavorato per correggere la SBAGLIATA riforma Fornero. Proprio in questi giorni l’INPS ha certificato che il sistema previdenziale era, ed è, in equilibrio con le precedenti riforme attuate. La riforma Monti-Fornero  ha avuto unicamente l’obiettivo di “far cassa” per risanare i conti dello Stato italiano  a spese dei lavoratori pensionandi sui quali poggia gran parte del risanamento del bilancio, come ha avuto modo di dichiarare lo stesso Ministro in Parlamento.

Tutti voi siete oggi chiamati a correggere questa iniqua riforma risolvendo nella corrente legislatura il dramma dei cosid detti “esodati”.

Molti parlamentari , con Ordini del Giorno, interrogazioni, ed interventi sui media hanno sostenuto le giuste rivendicazioni dei NON SALVAGUARDATI dalle nuove norme previdenziali- : ora vi chiediamo l’approvazione della PdL 5103 – anche se il suo esame è stato spostato al 25 novembre .

Come in tanti avete sostenuto, OCCORRE SALVARE TUTTI  i così detti  “esodati” (esodati, contributori volontari, mobilitati, cessati, licenziati, donne espulse dal mondo del lavoro, quindicenni) che, vigenti le norme pre-riforma e avendo delineato un percorso che li avrebbe portati in un ragionevole lasso di tempo a maturare il requisito pensionistico, rischiano ora di restare per lunghi anni senza stipendio e senza pensione.

Non è sufficiente la salvaguardia dei 120.000 “esodati”attuata con i due recenti decreti perche’  rimangono ancora oltre 270.000 famiglie a rischio di indigenza in quanto vedono allontanarsi per anni il percepimento della loro legittima pensione.

I  deputati della Commissione Lavoro  hanno con correttezza e lungimiranza licenziato la proposta di legge unitaria 5103 che, quando approvata dal Parlamento, estendendo le salvaguardie correggerebbe, seppur ancora in modo non definitivo, gli errori della riforma riconosciuti dallo stesso Ministro. Riteniamo quindi  che questa proposta necessiti di immediata approvazione ma che se ne debbano anche prevedere progressive estensioni poiché diversamente ancora molti NON VERREBBERO SALVAGUARDATI.

Sappiamo che oggi vi state orientando a risolvere il problema dei non salvaguardati attraverso il Fondo Esodati e una serie di emendamenti inseriti nel DDL sulla Legge di Stabilità ma a questo proposito vi chiediamo:

1)    di prevedere un quadro giuridico-normativo che sancisca il diritto alla salvaguardia dalle nuove norme di tutti i soggetti che hanno sottoscritto accordi di esodo, di mobilità dei licenziati e dei contributori volontari così come previsto nella proposta di legge 5103, che deve essere approvata contestualmente al DDL sul Bilancio di stabilità;

2)    di riservare adeguate risorse finanziare al Fondo Esodati (che deve diventare un fondo di tipo “previdenziale” e non “assistenziale” come vorrebbe il governo) tali da assicurare la copertura degli oneri necessari alla salvaguardia di tutti coloro che maturano il diritto alla pensione fino al 31.12.2018 così come previsto dalla 5103. Oneri, è bene ricordarlo, che come previsto nella relazione dell’INPS e della Ragioneria dello Stato hanno uno sviluppo fino al 2025 e nella media di circa 500 milioni annui ;

3)    di estendere da 24 ad almeno 48 mesi il termine per maturare i requisiti per mobilitati, licenziati,  esodati con accordi individuali e collettivi o sancire il diritto per TUTTI  coloro che hanno firmato accordi precedenti al 31.12.2011: sono tutte spese che vanno sui bilanci degli anni successivi al 2015.4)    Poiché, a causa della legge 122-2010 che ha allungato la finestra di uscita alla pensione fino a 1 anno e della Legge 111-2011 che anticipa al 2013 l’incremento per  l’ASPETTATIVA di VITA,  molte persone saranno escluse dalla salvaguardia, rimanendo per molti anni senza stipendio e senza pensione chiediamo che al più presto sia varato un provvedimento  per far si che nessuno, alla fine della Mobilità o dell’indennità di accompagnamento alla pensione per i fondi di settore o dopo avere beneficiato dell’indennità di disoccupazione,  rimanga senza reddito .  Come Rete dei Comitati abbiamo stimato che nel 2013 saranno decine di migliaia le persone che saranno interessate. Il Governo parla di altre 10.000 unità nei prossimi anni – e non tutte gravano sugli anni 2013-2015 – ma  buona parte su 2016 –  2018.

5)    di ripristinare  le deroghe alla legge Amato n.503 del 1992 previste alla data antecedente l’approvazione della legge di riforma e relativamente ai così detti non salvaguardati quindicenni.