Aeroporto di Comiso, sindaci contro in diretta tv Rai e sui social: Fidone sfida Schembari, Aiello incalza Cassì. VIDEO

Tre auto parcheggiate, tabelloni spenti, bar chiuso: l’aeroporto «Pio La Torre» di Comiso è deserto. A mostrarlo in un video-shock su Facebook ci ha pensato il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, sabato pomeriggio, chiamando alla corresponsabilità politica chi – secondo lui – ha consentito alla SAC, la società di gestione, di lasciare lo scalo al suo destino. Il filmato di Fidone, girato insieme a un suo assessore, ha subito fatto il giro del web, trasformando un’infrastruttura da 35 milioni di euro più 3 milioni di recente stanziamento regionale in un «disastro» e «uno scempio».

Dal social alla polemica in diretta tv Rai


Il caso è approdato presto sui grandi schermi: ieri, alla trasmissione di Rainews24, Fidone è stato in studio e la sindaca di Comiso, Maria Rita Schembari – appena eletta anche presidente della Provincia – in collegamento remoto. Tra i due è volato subito alto il tono: Fidone ha lamentato un «silenzio complice» delle istituzioni, mentre Schembari ha rivendicato di aver ottenuto l’anticipo di tre nuove tratte estive e spiegato che alcune compagnie, come Aeroitalia, hanno lasciato lo scalo per scarsa convenienza (voli a un terzo della capienza). «Nelle prossime settimane – promette Schembari – arriveranno altri voli», e Fidone ha risposto: «Se succederà, sarò il primo a festeggiare insieme a lei».

La polemica si allarga


Ma l’aeroporto di Comiso è diventato terreno di scontro anche tra altri primi cittadini. Il sindaco FIdone ha contestato infatti, nel suo video, anche il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, oggi anche nella qualità di vicepresidente della Provincia, che non direbbe nulla sull’attuale situazione dell’aeroporto di Comiso Ma c’è anche il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ad attaccare, pur se per altri motivi comunque collegati all’aeroporto, il collega di Ragusa, Cassì, accusandolo di escludere Vittoria dall’itinerario della metropolitana di superficie presentata dall’amministrazione capoluogo. In un post social durissimo – «scelta assurda e vergognosa» – Aiello denuncia la deviazione a pochi chilometri dal centro cittadino e l’inattività del senatore vittoriese Salvo Sallemi. Quest’ultimo ha replicato bollando le accuse come «bugie», ricordando che è stato Vittoria a non produrre controdeduzioni e a perdere finanziamenti.

A inasprire il clima è intervenuto anche il deputato regionale Ismaele La Vardera, che su Fidone ha lanciato l’affondo: «Prenda le distanze dai suoi “padrini” politici, altrimenti è solo propaganda pre-elettorale». Un chiaro riferimento ai partiti (Dc e movimento Radici Iblee) che avevano sostenuto il sindaco di Acate nelle scorse elezioni provinciali, in cui Fidone fu candidato alla presidenza ma venne battuto proprio da Schembari (con liste del Centrodestra e movimento sindaci civici, di cui fa parte anche il sindaco Cassì). È un attacco politico mascherato da battaglia per lo scalo, o dietro, come possiamo e dobbiamo immaginare, ci sono preoccupazioni genuine per il territorio?

Un danno d’immagine e un appello unitario


Il risultato è una frattura istituzionale che rischia di nuocere all’interesse comune: mentre i sindaci si azzuffano pubblicamente, associazioni datoriali e sindacati invocano un tavolo comune con la Provincia per definire i bandi aperti a compagnie aeree e rilanciare Comiso. Il bando provinciale ha raccolto poco interesse – mentre il bando con fondi regionali ha suscitato l’interesse di tre compagnie che hanno risposto alla richiesta della Camera di Commercio, senza però trovare riscontri, attesi, da Ryanair – e ora si attende una strategia condivisa.

Alla fine, panni sporchi di casa si lavano anche davanti alle telecamere, ma il vero interrogativo rimane: la polemica su Comiso è l’alibi di uno scontro interno tra amministratori, dopo la “partita” delle elezioni alla Provincia, o la scintilla di un rilancio concreto? Per ora, l’unica certezza è che senza coesione istituzionale l’aeroporto rischia di restare – ancora una volta – una cattedrale nel deserto.

Un Consiglio comunale aperto direttamente in aeroporto


Ed intanto a Comiso tre consiglieri comunali, Gaetano Gaglio ed Enrica Adamo (Lista Spiga), Gaetano Scollo e Gigi Bellassai (Pd), Salvo Liuzzo e Cristina Betta (Coraggio Comiso), chiedono una seduta aperta del Consiglio comunale direttamente presso l’aerostazione comisana. “Ci continuano a dire che a breve partiranno le tratte agevolate con i fondi del Libero consorzio di Ragusa; che siamo in procinto di attivare anche le tratte agevolate nell’ambito della continuità territoriale; che il soggetto gestore ha a cuore lo scalo e che il presidente della Regione garantisce il prossimo avvio del progetto cargo al Pio La Torre di Comiso. Intanto però i voli continuano a diminuire, le compagnie si eclissano, le giornate in cui la struttura è chiusa per mancanza di traffico passeggeri aumentano così come le occasioni ed i momenti di protesta, ma il trend negativo non si inverte, anzi”. Ha collaborato Irene Savasta

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