Aeroporto Comiso, autista si rifiuta di spostare il mezzo: picchia il vigile urbano, 2 costole incrinate

Resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesioni personali volontarie aggravate anche dall”averle commesse nei confronti di un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni. Di questo risponde davanti al giudice monocratico, un comisano di 59 anni – difeso dall’avvocata Stefania Tuvè -, che nel 2021, secondo la tesi dell’accusa, avrebbe aggredito un commissario della polizia locale del Comune di Comiso.

L’ uomo stava sostando con il suo mezzo, fuori dall’aeroporto di Comiso, nell’area riservata agli autobus. Sarebbe stato invitato diverse volte a spostare il mezzo nella sua area di pertinenza, ovvero negli stalli riservati al noleggio dei mezzi con conducente (NCC). L’uomo non voleva spostare il mezzo e avrebbe ritenuto la richiesta scorretta. Il vigile urbano allora ha chiesto i documenti per elevare la contravvenzione. E la tensione è salita alle stelle.

Secondo la ricostruzione acquisita dagli inquirenti in fase di indagine, prima l’uomo avrebbe minacciato di morte il pubblico ufficiale e poi lo avrebbe aggredito causandogli un trauma contusivo all’emitorace sinistro con infrazione di due costole e un trauma contusivo alla coscia sinistra, lesiono che vennero giudicate guaribili in 20 giorni salvo complicazioni. L’allora commissario della polizia locale si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Massimo Garofalo. Concluse ieri le escussioni dei testi, davanti al giudice La Terra, è stata fissata a gennaio 2026 l’udienza per la discussione a cui farà seguito la sentenza. 

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