A Ragusa, incontro scientifico sulla nuova frontiera della Fistola artero-venosa percutanea

In calendario per il prossimo 1° ottobre 2020 – hotel Palace Mediterraneo – Ragusa, l’incontro scientifico sul tema “La nuova frontiera della Fistola artero-venosa percutanea – Nuove prospettive degli accessi vascolari per Emodialisi”.

Prenderanno parte, il direttore generale Angelo Aliquò, che aprirà l’incontro, il direttore sanitario aziendale, Raffaele Elia, e i rispettivi direttori dell’ospedale “Maggiore” di Modica, Pietro Bonomo, del “Giovanni Paolo II” di Ragusa, Giuseppe Cappello, e il direttore del Centro Trapianti Regionale, Giorgio Battaglia.

Si tratta di un evento realizzato in seguito al recente rapporto di collaborazione interaziendale instaurato tra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa e l’Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro di Catania. Entrambe Centri di riferimento per gli accessi vascolari complessi per i pazienti in emodialisi.

Il convegno si svolgerà a numero chiuso di partecipanti nel rispetto delle normative anti COVID19. Sarà un momento di confronto medico-scientifico sulla nuova tecnica di creazione per via percutanea delle FAV – fistole artero-venose – emodialitiche.

Nell’ambito dell’evento scientifico saranno inoltre presentate le tecniche endovascolari in ambito nefrologico e il programma di prevenzione delle stenosi delle FAV dei pazienti in dialisi, complicanza comune, frequente e asintomatica nelle fasi iniziali. Infatti, in questi casi, un attento monitoraggio nel territorio permetterà una maggiore sopravvivenza delle FAV sfruttando il precoce utilizzo di procedure di angioplastica percutanea, già da alcuni mesi, intraprese nella Nefrologia dell’ASP di Ragusa con modalità eco assistita.

La tematica risulta essere decisamente innovativa in quanto solo pochi centri internazionali hanno adottato questa metodica che permette, in modalità non cruenta, senza approccio chirurgico, di stabilire una connessione artero-venosa, ossia di allestire una fistola emodialitica mediante un micro-dispositivo a radiofrequenza introdotto nei vasi sanguigni. Questo intervento, quindi, permette in maniera mininvasiva di allestire le fistole artero-venose nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica terminale che necessitano di sottoporsi a trattamento emodialitico. Tale applicazione clinica endovascolare, è stata intrapresa per la prima volta in Italia, presso l’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania dal dott. Walter Morale, ora trasferitosi alla Nefrologia ASP di Ragusa, e dal dott. Domenico Patanè Direttore della U.O.C. di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica del Cannizzaro stesso.

Ad oggi sono stati realizzati 12 casi. Grazie ad un importante collaborazione interdisciplinare e accordo interaziendale tra la U.O.C. di Nefrologia dell’ASP di Ragusa, direttore dott. Salvatore Musso, e la citata Radiologia Interventistica dell’A.O. “Cannizzaro” di Catania, adesso sarà possibile proseguire questa fruttuosa esperienza anche nella nostra provincia.

Questo rapporto multidisciplinare e interaziendale tra due strutture pubbliche è stato voluto dal direttore generale, Angelo Aliquò, nell’ottica di incentivare lo sviluppo della Radiologia Interventistica anche in ambito nefrologico nel territorio ibleo e delle province limitrofe. A partire dal prossimo mese sarà possibile effettuare nell’Azienda Sanitaria di Ragusa le prime procedure endovascolari di endoFAV che coinvolgeranno anche pazienti provenienti da altre regioni di Italia.

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