È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
A RAGUSA IBLA SITUAZIONI AL LIMITE DELLA TOLLERABILITÀ
30 Set 2013 17:01
Un comunicato quello di Giuseppe Di Pasquale, Commissario cittadino de “La Destra” che non trova nessun aspetto positivo nelle politiche turistiche dell’Amministrazione Piccitto, politiche che, a dire il vero, non esistono. Bene fa Di Pasquale a sottolineare aspetti negativi, anche se viene naturale fare delle riflessioni sulle sue parole.
Non se ne vuole fare un marchio indelebile, né una colpa incancellabile, ma viene sempre da chiedersi cosa abbia spinto Di Pasquale a sostenere il candidato grillino in campagna elettorale, alla luce delle diverse critiche che ora rivolge al “suo” candidato diventato Sindaco.
Già l’incipit del comunicato suona strano perché parlare di un turismo che stenta a decollare vuol significare che tutto quello che è stato fatto in passato non è servito a niente, se il turismo deve ancora mettersi in moto: ammettere che le politiche turistiche attuate fino allo scorso mese di giugno non hanno sortito nessun effetto, implicitamente sgrava l’attuale amministrazione da grosse responsabilità, se non quelle di aver assistito passivamente, per tre mesi, ad un turismo in completo letargo, con un calo sensibile e certificato delle presenze.
Il paravento del bilancio che deve arrivare costituisce la prima difesa contro ogni critica, ma sappiamo già che per il turismo non si faranno follie anche quando il bilancio sarà approvato.
Intanto giustamente Di Pasquale fa notare le condizioni disarmanti con cui gli operatori cittadini, di Ibla in particolare, sono costretti ad accogliere i turisti e sollecita maggiore attenzione per segnalazioni e critiche che arrivano dalle componenti politiche di questa città, da parte degli amministratori che vede come isolati in una campana di vetro, indifferenti a qualsiasi critica.
Le criticità, per usare un eufemismo, riguardano i bagni pubblici dei Giardini iblei, lasciati in completo abbandono, regno incontrastato di vandali e sporcizia. Niente autobus dalle 14 alle 18 dei giorni festivi, chiese e palazzi chiusi senza che nessuno si preoccupi del problema.
Carenza di informazioni turistiche, per non parlare, aggiungiamo noi, della totale mancanza di materiale turistico: quand’anche si trovassero dei volontari per tenere aperti gli uffici informazioni, non c’è materiale da offrire, assoluta incapacità di studiare operazioni sponsorizzate per offrire il minimo supporto informativo ai turisti. In passato si faceva a gara per poter godere del Patrocinio dell’Assessorato e godere della diffusione del materiale attraverso il canale ufficiale dell’ufficio informazioni turistiche.
I disagi vissuti dagli operatori di Ibla sono accresciuti dalla cronica mancanza di parcheggi che limita anche l’afflusso degli stessi ragusani per la tolleranza zero degli addetti della polizia urbana nei confronti delle auto in sosta.
A ben guardare sono problematiche che attengono più al bilancio che al turismo: i custodi e i pulizieri dei bagni pubblici devono essere pagati, i custodi delle ville anche, per i trasporti pubblici abbiamo l’azienda che non ha nemmeno i soldi per la benzina, per tenere chiese e palazzi aperti occorre il personale che poi va pagato. Per progettare e stampare il materiale turistico ci vogliono sempre i soldini, se non ci sono parcheggi occorrono i bus navetta e siamo punto e daccapo.
ll problema, alla luce della nuova amministrazione, va valutato diversamente: se il 70% dei votanti, compresi gli elettori della destra, hanno votato per l’attuale amministrazione, sembra pedissequo sfornare in continuazione comunicati per criticare l’operato di Sindaco e Giunta.
I problemi dei bagni pubblici e dei trasporti non vanno visti solo in funzione dei turisti, sono elementi di civiltà come la cultura messa al primo posto dell’attività pubblica.
A suo tempo la gente criticava gli affidamenti di uffici turistici e servizi della villa di Ibla, non si sapeva a che titolo il privato ‘aveva le chiavi’ di chiese e auditorium, fra spinte e spintarelle c’erano cartine, guide, brochure e libri per i turisti, dal Castello di Donnafugata alle Chiese e ai Musei del centro storico, dall’agroalimentare alle tradizioni religiose degli iblei. C’erano piste di pattinaggio e fiere di Natale, la Sagra della Frittella e l’Estate a Ibla. La gente ha decretato che tutto questo non va, vuole altro e lo vuole in altro modo. La democrazia impone che a scegliere sia il popolo, il popolo ha scelto, ora, come una purga, si deve sorbire i bagni chiusi, l’ufficio turistico a mezzo servizio, lo spettacolo fatto in casa, il museo trasferito in campagna, la festa delle birra con la birra del supermercato calda, niente rotatorie costose, niente casetta in campagna, e anche un contributo minimo per fare sport.
Perché non pensare che si potrà vivere meglio ? In ogni caso il popolo è sovrano !
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