“Scienziate di clausura”: la mostra sulle monache speziali di Sicilia apre a Ispica

Un viaggio che porterà a riscoprire il sapere nascosto nei conventi in un mixer di scienza, fede e sapienza femminile. È tutto questo la mostra “Scienziate di clausura – Le monache speziali in Sicilia”, organizzata dalla Pro Loco Spaccaforno, che sarà inaugurata il prossimo 24 novembre, alle 17.30, presso Incavò, Cava Ispica Sud.

Curata da Sveva Avveduto è allestita dall’Associazione Cava d’Ispica con il patrocinio del Comune di Ispica. Lo spirito della mostra è quello di fare conoscere e valorizzare le storie delle monache speziali. Erano religiose che, nel chiuso dei loro conventi, si dedicavano con passione e competenza alla preparazione di rimedi erboristici e farmacologici, contribuendo alla cura delle persone e alla diffusione della conoscenza scientifica in epoche in cui alle donne era spesso precluso l’accesso agli studi e alle professioni mediche. Previsto un percorso immersivo tra documenti d’archivio, testi antichi, strumenti di laboratorio, ricette medicinali e testimonianze iconografiche che raccontano l’ingegno e la dedizione di queste donne di scienza e di fede. “Le monache speziali operarono soprattutto tra il XVI e il XIX secolo, in conventi che spesso disponevano di veri e propri spezierie monastiche, dove si preparavano unguenti, infusi e medicamenti a base di erbe e piante officinali. Questi prodotti non solo servivano alle comunità religiose, ma venivano anche destinati alla popolazione civile, trasformando i monasteri in centri di assistenza e di cura, antesignani delle moderne farmacie – spiegano i promotori dell’evento – la mostra intende dunque restituire visibilità e riconoscimento a queste figure di donne colte e intraprendenti, che in silenzio e nella clausura seppero coniugare la devozione con la ricerca scientifica, la preghiera con l’esperienza empirica, l’osservazione della natura con il desiderio di alleviare la sofferenza umana. Accanto al percorso espositivo, sono previsti anche incontri tematici, conferenze e visite guidate, che approfondiranno il ruolo della donna nella storia della scienza e l’importanza della tradizione erboristica nel patrimonio culturale siciliano. Sarà un’occasione preziosa per scoprire un volto inedito della storia dell’isola e, al tempo stesso, per riflettere sul contributo delle donne alla costruzione del sapere scientifico.

Un evento che unisce memoria, cultura e identità, riportando alla luce una pagina straordinaria del passato, capace di parlare ancora oggi di conoscenza, dedizione e solidarietà”.

La mostra, ospitata presso l’ex Mattatoio – Museo di Cava d’Ispica, in via Cava Grande snc, sarà visitabile dal 25 novembre 2025 al 30 marzo 2026, tutti i giorni dalle 9 alle 13.

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