Inchiesta sanità: Cuffaro si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto Nuova Dc assicura “amore eterno” a Schifani, l’opposizione lavora alla sfiducia

PALERMO – Giornata politicamente tesa in Sicilia, segnata da sviluppi giudiziari e movimenti di palazzo che potrebbero ridisegnare gli equilibri alla guida della Regione.
Stamattina l’ex governatore Totò Cuffaro, indagato nell’inchiesta sulla sanità che scuote l’isola, si è presentato davanti al gip di Palermo ma si è avvalso della facoltà di non rispondere, riservandosi di rendere sole dichiarazioni spontanee. La Procura ha chiesto per lui gli arresti domiciliari.

L’interrogatorio e le accuse

PALERMO – Giornata politicamente tesa in Sicilia, segnata da sviluppi giudiziari e movimenti di palazzo che potrebbero ridisegnare gli equilibri alla guida della Regione.
Stamattina l’ex governatore Totò Cuffaro, indagato nell’inchiesta sulla sanità che scuote l’isola, si è presentato davanti al gip di Palermo ma si è avvalso della facoltà di non rispondere, riservandosi di rendere sole dichiarazioni spontanee. La Procura ha chiesto per lui gli arresti domiciliari.

L’interrogatorio e le accuse

Cuffaro è indagato per corruzione, turbata libertà degli incanti e associazione a delinquere nell’ambito di un presunto comitato d’affari che avrebbe pilotato appalti e concorsi pubblici, con particolare riferimento alle gare della sanità regionale.

Secondo quanto emerge dagli atti, i carabinieri del Ros hanno raccolto una serie di dichiarazioni rese dall’ex governatore il giorno delle perquisizioni nelle sue abitazioni, durante le quali furono trovati 80.000 euro in contanti.

Gli avvocati di Cuffaro, Marcello Montalbano e Giovanni Di Benedetto, hanno dichiarato che il loro assistito «disconosce» parte delle dichiarazioni attribuitegli e che una delle intercettazioni considerate centrali sarebbe stata trascritta in maniera errata, elemento che la difesa ritiene rilevante per contestare l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza.

Schifani incontra la Dc: “Lealtà e pieno sostegno”

Sul fronte politico, l’inchiesta ha scatenato un terremoto nella maggioranza. Dopo la decisione del presidente Renato Schifani di revocare le deleghe ai due assessori regionali della Nuova Dc – partito travolto dalle vicende giudiziarie che coinvolgono il suo ex segretario Cuffaro e il capogruppo Carmelo Pace – si è svolto nei giorni scorsi un incontro chiarificatore tra il governatore e i deputati del gruppo.

Il risultato, almeno ufficialmente, è una rinnovata compattezza: la Dc all’Ars ha ribadito “pieno e convinto sostegno” al governo regionale, garantendo lealtà e appoggio esterno alla linea di programma di Schifani. Il presidente, da parte sua, ha riconosciuto la disponibilità mostrata dai parlamentari, aprendo a un percorso politico condiviso nonostante la rimozione degli assessori.

Le opposizioni: “Pronti la mozione di sfiducia”

Mentre la maggioranza prova a ricompattarsi, dall’altra parte dell’emiciclo si prepara un’azione politica senza precedenti nella legislatura.
Dopo il ritiro politico di San Martino delle Scale, M5S, Pd e Controcorrente hanno annunciato di essere pronti a depositare una mozione di sfiducia contro Schifani, firmata da tutti i 23 deputati dei gruppi di minoranza.

Le opposizioni accusano il governatore di aver «riportato in vita il cuffarismo come metodo di governo», soprattutto nella gestione della sanità regionale, e parlano di una Sicilia “travolta da scandali, sprechi e mala gestione”.
«È il momento di mandare a casa chi ha riportato indietro questa terra», dichiarano i tre gruppi, invitando gli altri parlamentari a «scegliere da che parte stare».

Scenario aperto

La Sicilia si trova dunque nel pieno di una crisi politico-giudiziaria dagli esiti ancora incerti.
L’inchiesta sulla sanità prosegue, il gip si pronuncerà sulla richiesta di arresti domiciliari per Cuffaro, la maggioranza tenta di tenere la barra dritta mentre l’opposizione prepara l’assalto parlamentare.

Una partita complessa che, nelle prossime settimane, potrebbe ridisegnare gli assetti di governo dell’Isola.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it