Accademia Scoliosi sceglie Ragusa: parte progetto multidisciplinare per bambini e adolescenti

La provincia di Ragusa diventa punto di riferimento nazionale per la prevenzione e il trattamento non chirurgico della scoliosi, grazie al progetto lanciato dall’Accademia Scoliosi. Il convegno, svoltosi nel fine settimana presso l’Ordine dei Medici e il Palazama, ha visto la partecipazione di specialisti provenienti da sette regioni italiane, con il patrocinio dell’ARS, dell’Università di Catania, dell’Ordine dei Medici provinciale e del Comune di Ragusa.

Il progetto mira a creare un team multidisciplinare di medici, fisioterapisti, chinesiologi, tecnici e altri specialisti, al fine di affrontare in maniera completa una patologia complessa che interessa soprattutto bambini e adolescenti.

Il team e le metodologie

L’Accademia Scoliosi, fondata nel 2023, ha presentato il suo team di esperti: Francesco Mac Donald, direttore scientifico e allievo diretto del professor Jean-Jacques Cheneau; Pietro Di Falco, tecnico ortopedico e progettista ufficiale del corsetto Cheneau originale; Vera Lezza, chinesiologa e specialista del Metodo Schroth Best Practice Program (S.B.P.P.); Giuseppe Barletta, fisioterapista esperto in terapia manuale.

Durante il secondo giorno del convegno, è stato allestito un laboratorio pratico sul parquet del Palazama, dove sono stati mostrati corsetti Chêneau, busti in gesso su letto di Risser per i casi più gravi e esercizi del Metodo Schroth.

Screening scolastico e prevenzione

Il team ha annunciato il lancio di una campagna nazionale di screening nelle scuole, per individuare precocemente la scoliosi e indirizzare i giovani verso controlli mirati. La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire complicazioni a lungo termine e garantire un trattamento efficace.

Il progetto nasce per aiutare i ragazzi con la scoliosi – spiega Francesco Mac Donald – creando un approccio multidisciplinare dove ciascun professionista collabora per il benessere del paziente. Ortopedico, fisioterapista, chinesiologo e altri specialisti devono lavorare in sinergia.

Focus sulle metodologie

Il Metodo Schroth applica tecniche di respirazione specifiche e esercizi derotativi, mentre il corsetto Cheneau originale utilizza il respiro e la postura per riequilibrare l’organismo. Secondo Pietro Di Falco, “oltre al trattamento, è fondamentale studiare tutti i recettori che influenzano la scoliosi: occhi, bocca, piedi e aspetti psicologici”.

Il prossimo appuntamento di Accademia Scoliosi sarà a Palermo, dal 28 al 30 novembre, con il corso base “Scoliosi: dalla diagnosi al trattamento”.

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