Dal Mali a Verona a storia drammatica di Moussa Diarra: un incontro per non dimenticare

Un incontro per trasformare il dolore in memoria attiva e impegno collettivo.
Si intitola “Un thè contro l’indifferenza” l’evento promosso da Oltremani Ragusa per ricordare Moussa Diarra, il giovane di 26 anni originario del Mali ucciso il 20 ottobre 2024 da un agente della Polizia Ferroviaria alla stazione di Verona Porta Nuova.

L’appuntamento è in programma domenica 19 ottobre alle 17.30 presso il BAM – Benessere Arte Musica di Ragusa. Durante l’incontro sarà ripercorso il cammino umano e sociale di Moussa, dal viaggio attraverso il deserto e il Mediterraneo fino agli ultimi giorni della sua vita in Italia.
Sono previsti collegamenti online da Verona con attivisti e testimoni che hanno seguito la vicenda, per condividere riflessioni e memoria collettiva. La conferenza Zoom è aperta al pubblico.

Un’iniziativa per non dimenticare

Oltremani Ragusa, realtà di recente formazione, fa parte del network Oltremani Italia, nato con l’obiettivo di costruire legami e promuovere una cultura della solidarietà tra persone di diversa provenienza.
L’associazione si presenta come uno spazio collettivo di incontro, partecipazione e crescita condivisa, frutto del lavoro di attivisti e operatrici sociali attivi nel territorio ibleo e in contesti internazionali.

“La morte di Moussa non può essere archiviata come un errore”, dichiarano gli organizzatori.
“È il risultato di un clima che alimenta esclusione e disumanizzazione. Ricordarlo significa scegliere da che parte stare: quella dell’umanità e della giustizia.”

Un primo passo di un percorso condiviso

L’evento dedicato a Moussa Diarra segna la prima uscita pubblica di Oltremani Ragusa, che nei prossimi mesi promuoverà attività culturali, sociali e di sensibilizzazione sui temi delle migrazioni, della convivenza e dei diritti umani.
“Un thè contro l’indifferenza” vuole così essere un gesto semplice ma potente, un momento per fermarsi, ascoltare e costruire comunità, contro ogni forma di razzismo e silenzio.

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