Intorno alle ore 7 di stamani, il reparto di psichiatria dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa è stato interessato da un allagamento causato dalla rottura di un tubo dell’impianto di condizionamento. L’episodio ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Ragusa, che hanno messo in sicurezza i locali e confermato che l’allagamento non era […]
LA POLIZIA NON CHIUDE LE INDAGINI MA CON OGNI PROBABILITA SI TRATTA DI UN SUICIDIO
12 Giu 2010 13:24
Nella tarda serata di ieri, personale del Commissariato di Vittoria è intervenuto all’interno di un’azienda agricola in località Fondo Abate a seguito di segnalazione di persona scomparsa. Sul posto venivano presi i contatti con alcuni dipendenti dell’azienda i quali riferivano che un cittadino pachistano che lavorava con loro era scomparso. Gli operatori si davano all’immediata ricerca del giovane fino a quando ne rinvenivano il cadavere all’interno della vasca adibita alla raccolta di acqua per l’irrigazione situata all’interno dell’azienda agricola. Il cadavere veniva identificato per un cittadino pachistano di anni 23, in regola col permesso di soggiorno, venuto in Italia da pochi mesi. A seguito di approfondimenti, veniva rintracciato il padre del giovane, anch’egli immigrato in Italia con regolare permesso di soggiorno. Sul posto interveniva personale della Polizia Scientifica ed il medico legale per l’ispezione cadaverica. Veniva richiesto anche l’intervento dei Vigili del Fuoco per prelevare il cadavere dalla vasca. Il medico legale ha escluso segni di colluttazione sul cadavere e, nei pressi della vasca è stato ritrovato un paio di sandali riconosciuti dal padre essere di proprietà del figlio. Sentite le persone presenti che conoscevano il giovane, si è potuto appurare che il medesimo voleva tornare in Pakistan in quanto lì aveva lasciato la fidanzata, ma a ciò era impedito in quanto il padre insisteva perché continuasse a permanere in Italia per ancora un po’ di tempo in considerazione anche del fatto che avevano entrambi trovato lavoro. Esperiti ulteriori accertamenti e ritenuto che la morte del cittadino pachistano possa essere ricondotta ad un suicidio, su disposizione del magistrato di turno, dr. Marco Rota, il cadavere è stato riconsegnato al genitore che provvederà a far rientrare la salma nel paese di origine.
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