Continua a crescere la curva dell’influenza in Italia. Nell’ultima settimana monitorata dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Un dato che conferma l’accelerazione della stagione influenzale e l’aumento della pressione sui servizi sanitari. […]
Medici di tutta Italia in sciopero per 24 ore: “Anche gli angeli a volte si arrabbiano”
05 Dic 2023 12:52
Braccia incrociate per i medici di tutta Italia. E’ in corso oggi un’intera giornata di sciopero dei medici che durerà 24 ore e che coinvolge dirigenti sanitari e degli infermieri. Un incontro, tra l’altro, è stato fissato proprio per oggi presso l’ordine dei medici di Palermo. Allo sciopero hanno aderito le sigle sindacali Anaao Assomed, Cimo Fesmed e Nursing up.
LO SCIOPERO A RAGUSA
Secondo quanto ci è stato comunicato dall’Asp di Ragusa, sono 32 i medici che oggi aderiscono allo sciopero e un infermiere. Ma questo non è un dato assoluto. Si tratta, infatti, dei medici che hanno comunicato all’azienda che avrebbero scioperato e non tiene conto di tutti coloro che invece hanno preso parte allo sciopero senza comunicare nulla. Le sigle sindacali, parlano di dati molto diversi: solo per la Cimo-Fesmed sono 35. In questo momento, tra l’altro, sia la Cimo-Fesmed che la Anaao Assomed si trovano a Palermo per protestare. Lo sciopero ha avuto molta adesione, secondo quanto riportato dai rappresentati sindacali, e hanno interessato il personale che lavora nei reparti di ginecologia a Ragusa e Modica, pediatria a Modica e Vittoria e cardiologia a Ragusa: “Il sistema sanitario si sta sgretolando”, spiega il dottor Giuseppe Abate della Cimo-Fesmed e aggiunge: “Sia il governo nazionale che regionale stanno rischiando di far crollare tutto. All’Asp di Ragusa mancano le risposte, nonostante siano indetti sempre i concorsi non si presenta nessuno. Stimiamo che manchino in organico almeno 40 medici”. I sindacati sottolineano come la partecipazione sia stata particolarmente sentita. Da questo punto di vista, lo sciopero è stato un successo.
I MOTIVI DELLO SCIOPERO
Alla base dello sciopero diverse motivazioni. La prima, riguarda le assunzioni: la carenza di medici e dirigenti sanitari mette a rischio la tenuta del sistema. La detassazione: il 50% dello stipendio va allo Stato. Le risorse congrue: per il rinnovo del contrato di lavoro le risorse stanziate sono insufficienti perché servono a finanziare i contratti dell’intero comparto sanità, dalla dipendenza pubblica alla medicina convenzionata. Cancellare i tagli alle pensioni: i medici rifiutano la stangata che colpisce circa 50 mila dipendenti con un taglio dell’assegno previdenziale compreso tra il 5% e il 25% all’anno. Depenalizzazione dell’atto medico: i sanitari chiedono di avere maggiore serenità. A livello nazionale si stima che potrebbero essere 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare nella giornata di oggi a causa dello sciopero: sono a rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici, le visite specialistiche e gli esami radiografici. Saranno in ogni caso garantite le prestazioni d’urgenza. Naturalmente, la provincia di Ragusa non fa eccezione. Il presidente dell’ordine dei medici ragusano, Carlo Vitali, spiega: “Noi vogliamo che questo sciopero serva a far toccare, in modo tangibile, la quantità di servizi che potranno venire a mancare nell’arco di una giornata. Ovviamente, le urgenze sono garantite, ma tutti i servizi programmati sono stati annullati. Siamo stati definiti angeli, ma anche gli angeli si arrabbiano a volte”, dichiara Vitali e aggiunge: “Le criticità sono tante, a partire dai contratti fatti male e alla perenne carenza di organici nonostante i concorsi indetti. Basti pensare ai pronto soccorso: i pazienti si lamentano e hanno le loro ragioni, ma che cosa possono fare i medici se ce n’è uno solo in servizio quando invece dovrebbero essere almeno due per turno?”.
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