È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
2014: UN’ANNATA DIFFICILE
28 Ott 2014 06:46
Era già stato detto precedentemente che quest’anno non sarebbe stata un’annata abbondante. L’andamento climatico scostante ha penalizzato notevolmente la produttività delle vigne in Italia. Se l’anno scorso il nostro paese si era imposto come primo produttore di vino al mondo, ovviamente ci si riferisce al quantitativo prodotto; quest’anno invece si vede scalzato dalla Francia, la quale assieme alla Germania sono stati gli unici due paesi d’Europa a non aver avuto un andamento climatico penalizzante, o per meglio dire nelle zone vitivinicole di questi rispettivi paesi si è avuto un andamento climatico per lo più regolare.
La Francia si classifica quindi primo produttore mondiale di vino, arrivando alla quota di poco oltre i 46 milioni di ettolitri. Una buona percentuale in più rispetto all’anno scorso. L’Italia invece quest’anno torna in seconda posizione con 44 milioni di ettolitri prodotti. Una perdita di circa il 15% rispetto al 2013. Anche la Spagna, che mantiene costantemente la terza posizione, ha sofferto per il clima scostante, arrivando a scendere del 19% rispetto all’anno antecedente. Ancora peggio in Croazia e Bulgaria dove le perdite sono di circa il 30%. La Germania invece ha avuto un accrescimento del 15%.
Ora questi dati non vanno visti come una gara, dove è importante piazzarsi al primo posto. Un paese può anche produrre pochissimo vino, ma se lo fa bene è certamente più importante di un paese che ne produce tantissimo, ma male. Il dato importante è però notare che il calo, così drastico in quasi tutta l’Europa, è dettato non dall’uomo, che ha applicato politiche atte a produrre meno o simili, bensì dal clima che ha penalizzato la maturazione dell’uva. Detto questo è abbastanza evidente arrivare alla conclusione che l’annata 2014 non sarà certamente un’annata indimenticabile, almeno in Europa, dove molti vini presenteranno problemi dettati da maturazioni non complete e così via.
Pur tuttavia non bisogna farsi l’idea errata che tutti i vini, per lo meno quelli italiani, dell’annata 2014 risentano di problemi e soprattutto degli stessi problemi. Il nostro paese, essendo una penisola allungata da nord a sud ed essendo particolarmente montagnoso, non presenta assolutamente un clima uniforme in tutte le sue zone territoriali. Ed è indubbio che se alcune zone hanno subito un’annata da dimenticare, altre invece non presenteranno grandi differenze rispetto all’anno scorso, mentre altre, dove in genere si presentano problemi legati all’eccessivo caldo, potrebbero anche guadagnarci.
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