Vittoria, si è dimesso il presidente dell’Associazione Concessionari Giuseppe Zarba

Il presidente dell’Associazione Concessionari ortofrutticoli di Vittoria, Giuseppe Zarba, si è dimesso. Zarba ha inviato oggi una lettera agli associati spiegando le ragioni della sua scelta: “Le mie dimissioni – afferma – sono un atto dovuto per dare un segnale alla città”. Al suo posto, per un periodo di transizione, fino alle nuove elezioni, le sue funzioni saranno assunte dal vicepresidente Giuseppe Nicosia.

All’inizio del suo mandato il presidente Zarba aveva avviato una collaborazione con l’amministrazione comunale, retta in quel tempo dalla commissione prefettizia. Si era avviata una modifica della società di gestione “Vittoria mercati” ed aveva deciso l’adesione a Italmercati, la rete d’imprese che raggruppa quasi tutti i grossi mercati italiani, ivi compreso il mercato di Fondi, insieme a Vittoria struttura di riferimento per i produttori.

L’attuale sindaco Francesco Aiello osteggiò tale scelta, peraltro operata nelle settimane antecedenti alle elezioni e decretò l’uscita da Italmercati. Una scelta che è stata motivo di forti polemiche tra lo stesso Zarba e il primo cittadino, con il primo che ha lamentato il fatto che, a causa di questa decisione, Vittoria e il mercato ortofrutticolo hanno perso finanziamenti importanti.

Zarba: “un clima di tensione intorno alla mia persona e alla mia azienda”

Ne è scaturito un clima di tensione e di forte contrapposizione. “Già da diverso tempo, in città si è creato un clima di tensione attorno alla mia persona e alla mia azienda, attraverso una serie di attacchi mirati.

Il sindaco ha pubblicato numerosi post, il cui contenuto è sotto gli occhi di tutti. Ho già denunciato quanto accaduto alle competenti autorità e mi limito semplicemente a dire che le continue pressioni fatte affinché io mi dimettessi o l’ ispezione della Polizia Municipale eseguita solo ed esclusivamente all’interno del mio box, sono sicuramente sinonimo di un clima di oppressione e terrore che da oltre due anni e mezzo sono costretto a vivere”.

Zarba, che da luglio dello scorso anno ha assunto anche la carica di presidente provinciale dei FedAgricoltura, spiega di avere puntato, sin dal giorno del suo insediamento alla “trasformazione del mercato ortofrutticolo in una realtà moderna e competitiva”. E aggiunge: “Ho creduto nei miei progetti finalizzati a contrastare le agromafie e le varie insolvenze e truffe che attanagliano l’intero settore, proponendo vari progetti che avrebbero risolto l’annoso problema dei pagamenti.

Questi progetti, di cui parlerò più dettagliatamente nella mia relazione di fine mandato, non hanno mai trovato completa e piena concretizzazione, ma sono stati ostacolati dall’amministrazione. Tra questi, anche il progetto di viabilità necessario per migliorare la sicurezza sul lavoro degli operatori all’interno del mercato o il nuovo progetto di mercuriale per aumentare la trasparenza delle transazioni”.

Secondo Zarba, l’ostruzionismo del sindaco è stata la causa della “mancata realizzazione dei progetti e della perdita di molti finanziamenti e risorse per tutto il territorio. E ciò perché il sindaco ha imposto il recesso della Vittoria Mercati dalla Italmercati mentre l’ingresso dell’Ente gestore era necessario per attingere ai fondi europei). Inoltre il sindaco non ha mai proposto quella valida alternativa che pure aveva promesso per reperire altri fondi”.

Altro motivo di lamentela la Commissione di Mercato, che è stata istituita solo un anno fa e che oggi è – secondo Zarba “un contenitore vuoto”.

Per Zarba le dimissioni sono anche un invito alla riflessione: “Il presidente dell’Acov  – spiega Zarba – è chiamato a svolgere il proprio ruolo, a prescindere dalle ideologie politiche di chi amministra e in totale autonomia e libertà, tenendo conto del rispetto delle regole e del bene comune, ma soprattutto senza subire vessazioni di ogni tipo e genere”.

Il sindaco Francesco Aiello: “Un passo avanti per ricostituire tavolo di concertazione”

Per il sindaco Francesco Aiello le dimissioni di Zarba sono “un passo avanti per ricostituire un tavolo di concertazione”. Il primo cittadino, superando le polemiche, punta ad un dialogo con la categoria.

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