La CGIL diffida l’amministrazione comunale di Modica per i mancati pagamenti dei lavoratori della GESCO

La situazione dei lavoratori della Gesco di Modica continua a essere critica, aggravata dal mancato pagamento di undici mensilità arretrate e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) relativo al periodo in cui erano impiegati presso la liquidanda SpM. A peggiorare la condizione, la nuova società non ha ancora corrisposto il salario di settembre, nonostante siano già trascorse settimane.

Le proteste della CGIL

La CGIL ha tentato ripetutamente di ottenere risposte dall’amministrazione comunale, cercando di contattarla per avere chiarimenti riguardo al mandato di pagamento che il Comune dovrebbe inviare alla Gesco per consentire il pagamento degli stipendi di settembre. Tuttavia, nonostante le molteplici sollecitazioni, l’amministrazione non ha risposto né alle telefonate né ai messaggi.

Questa mancanza di risposte da parte dell’amministrazione è stata criticata dalla CGIL, che ritiene inaccettabile questa condotta, specialmente considerando la grave situazione economica in cui si trovano le famiglie dei lavoratori coinvolti. La CGIL sottolinea che il ritardo nei pagamenti ha causato gravi difficoltà finanziarie ai dipendenti, che non riescono a soddisfare i bisogni primari come fare la spesa, acquistare farmaci o sostenere i propri figli.

La diffida

Di fronte a questa situazione, la CGIL ha deciso di diffidare formalmente l’amministrazione comunale, esigendo l’immediato pagamento delle 11 mensilità arretrate e del TFR, oltre al salario di settembre. L’organizzazione sindacale accusa l’amministrazione di aver utilizzato vari pretesti per prendere tempo e ritardare ulteriormente i pagamenti, e dichiara che non è più accettabile prolungare l’agonia di tante famiglie.

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