Vittoria, Sallemi critico sui fatti accaduti ieri sera: “In un momento drammatico serve responsabilità e senso delle istituzioni”

In un articolato post sui social il candidato a sindaco di Vittoria Salvo Sallemi ha espresso la sua vicinanza ai ceti produttivi “colpiti” dalle chiusure imposte dal nuovo Dpcm e ha stigmatizzato i fatti accaduti ieri sera in città per responsabilità di una frangia minoritaria.

Di seguito le parole di Sallemi:

“Quello che è accaduto ieri sera, da parte di un gruppetto e di un candidato a sindaco, è la rappresentazione di un certo modo di fare politica che nulla ha che spartire con noi e con la maggioranza della città. Una manifestazione sentita, partecipata, pacifica è stata trasformata – da un piccolo gruppo che non comprendeva alcun commerciante – in una caciara conclusa prima sotto casa di Aiello e poi immediatamente dopo sotto palazzo Iacono con schiamazzi, cori e azioni che hanno portato necessariamente all’intervento delle forze dell’ordine. La manifestazione di ieri sera serviva per esprimere il dissenso degli imprenditori colpiti dalle misure del Dpcm (e senza alcun ristoro certo e garantito). L’incontro è avvenuto in piazza Italia, in maniera ordinata, civile e pacifica e gli imprenditori hanno espresso – con educazione e rispetto del lavoro delle forze dell’ordine – la loro protesta e il loro malcontento”.

“Purtroppo, tra coloro che legittimamente volevano protestare contro un DPCM assurdo e contraddittorio, si sono inseriti alcuni soggetti che avevano solo voglia di creare scompiglio, come avvenuto in altre Città d’Italia, e purtroppo ci sono riusciti.
Infatti, a far salire agli onori della cronaca la città è stato un piccolo gruppo (e ribadisco che all’interno non vi era alcun commerciante) che ha rovinato lo spirito pacifico della manifestazione, con cori contro le forze dell’ordine presenti, e azioni dinanzi a Palazzo Iacono che hanno comportato, necessariamente, la presenza degli agenti in tenuta antisommossa. Sin dall’inizio, da tali toni e azioni gli stessi commercianti e imprenditori si sono dissociati e hanno abbandonato il corteo. In questo clima, è andata in scena l’irresponsabilità di un uomo che pur di raccattare consenso è disposto a tutto”

“Per un minuto di gloria si è confrontato, sotto casa sua, con chi urlava, sbraitava, inveiva contro le forze dell’ordine e con chi non era né un commerciante né un imprenditore. Si è confrontato, senza alcuna misura di sicurezza, dinanzi a uno sparuto gruppo che, senza voler generalizzare, era composto anche da facinorosi e personaggi già noti alle forze dell’ordine (basta vedere le facce riprese dai video circolanti su facebook).
Personaggi che poi sono andati sotto il Comune a inveire e a scontrarsi con le forze dell’ordine. E’ stato davvero sconcertante vedere i supporter del candidato che inneggiavano sui social riprendendo tutto e che poi hanno cancellato i video appena si sono resi conto di quali personaggi erano sotto casa del loro candidato.
Ma tra l’altro il tentativo, da parte di questo gruppo, di strumentalizzare la manifestazione di ieri sera è lampante. Basti pensare che quello sparuto gruppo che protestava contro un DPCM siglato 5 Stelle e PD è andato poi a bussare alla porta del candidato del PD!”.

“Quale vero imprenditore o quale vero manifestante che rivendicava “Libertà” si sarebbe recato sotto casa del candidato rappresentante partitico dei responsabili politici del DPCM? La risposta è chiara: NESSUNO, perchè nessun imprenditore era sotto casa sua come si capisce dagli stessi video.
E’ questa la città che vogliamo? E’ questo l’uomo che può rappresentare la Città?
E’ questo il senso delle istituzioni di un candidato a sindaco? Un candidato che ancora non si è dissociato rispetto a quanto avvenuto. Tutto questo è di una gravità inaudita.
Siamo e saremo vicini agli imprenditori colpiti ingiustamente da un DPCM, rappresenteremo la loro voce. I facinorosi e certi personaggi hanno già scelto da chi farsi rappresentare. Finalmente la verità viene a galla”

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