Vaccinopoli: la vergogna si abbatte sulla provincia di Ragusa. Emergono nuovi nomi. VIDEO

Il servizio di PiazzaPulita, andato in onda ieri sera su La7, ha fatto emergere forse quella che è solo la punta dell’Iceberg circa la questione dei furbetti dei vaccini in provincia di Ragusa. Ma chiamarli furbetti è veramente riduttivo. Vaccinopoli, in effetti, è più consono.

Partiamo da qualche dato: secondo la fondazione Gimbe, riporta che in Italia il 22% delle dosi sarebbe finito in mano ai cosiddetti “furbetti”, cioè a coloro che non dovrebbero averne diritto.

L’inchiesta di Alessio Lasta, invece, ha cercato di far emergere alcuni nomi di persone coinvolte in questa vaccinopoli. Dopo i già noti Caruso e Celestre, infatti, scopriamo che anche un’altra dipendente Asp, Maria Rosaria Sigona, avrebbe fatto vaccinare il marito (che non fa il medico) e la figlia. Il manager dell’Asp, Angelo Aliquò, lo apprende praticamente in trasmissione. Non ripreso dalle telecamere si sfoga anche in modo colorito. Fa le sue verifiche e si indigna. La Sigona, raggiunta dalla telecamera di La7, fugge e non fornisce dichiarazioni.

Scopriamo anche che è stato vaccinato perfino un medico arrestato e condannato in primo grado: Giuseppe Iuvara. Aliquò è increduto: “Un medico arrestato, l’ho licenziato io”.

Ma non vi sono solo medici: la giornalista Valentina Maci, portavoce di una deputata del movimento cinque stelle, risulta nella lista. Aliquò è incredulo: “Poi mi fanno un’interrogazione i grillini e lei è la portavoce dei grillini….ma vaff…”. Sentito il marito della Maci, anche loro non ci si giustificano.

C’è anche il figlio di un altro medico, Livio Purromuto, di appena 26 anni. Al telefono, dichiara di soffrire di gravi patologie. E’ uno dei pochi che in un certo senso cerca di giustificarsi. Gli altri, compresi l’ex sindaco ingegnere Francesco Agnello e l’ex sindaco Vincenzo Manenti, risultano indispettiti e cacciano via la troupe.

Il servizio è dirompente, e squarcia ancora di più il velo che tenta di calare su questa vicenda ma che invece continua a far emergere nomi, personalità e comportamenti che non possono assolutamente essere tollerati.

Ognuno fornirà le proprie giustificazioni probabilmente di fronte a chi di competenza. La condanna morale e dei cittadini, però, è già stata pronunciata.

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