Una pietra d’inciampo per ricordare Rosetta Trovato, vittima di femminicidio il 14 gennaio del 2012 a Scicli

Verrà installata il 25 novembre, alle ore 19.15, in corso Mazzini, nello slargo di raccordo con via Nazionale, nel centro storico della città, proprio vicino alla panchina rossa, quella dedicata alla violenza sulle donne. E’ questa una delle iniziative promosse, lungo tutta questa settimana, dalla Case delle Donne, l’associazione sciclitana presieduta da Melania Carrubba con sede in via Malpighi in locali dati in comodato d’uso gratuito dal Comune. 

Una pietra d’inciampo per ricordare Rosetta Trovato, 38 anni, uccisa barbaramente dal marito Massimo La Terra.

Secondo le indagini svolte all’epoca dai carabinieri, La Terra avrebbe aggredito la moglie, stringendole con violenza il collo fino a cagionarne la morte, che avvenne, infatti, per soffocamento. Brutalmente strangolata, questo il commento subito dopo il fatto di sangue e durante il processo penale. I rapporti tra la coppia erano tesi: la donna lavorava come persona di servizio in alcune famiglie della città e dava anche qualche aiuto nella parrocchia della Chiesa Madre Sant’Ignazio dove Rosetta Trovato era ben voluta. Momenti drammatici quelli seguiti alla morte. La figlia rientrata dalla scuola avrebbe trovato la madre senza vita. L’uomo dopo averla strangolata l’avrebbe spinta giù per le scale chiedendo poi ai vicini di casa di aiutarlo perchè la moglie accusava un malore. Finito in carcere è stato condannato a venti anni di reclusione con successivi tre anni di libertà vigilata. Massimo La Terra si era innamorato di una donna rumena ed aveva deciso di lasciare la moglie che usava, però, per garantirgli il sostentamento economico visto che la donna lavorava incessantemente l’intero giorno per portare a casa i soldi utili a mantenere la famiglia e soprattutto la figliola a scuola.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it