È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Una folta delegazione Cgil iblea alla protesta a Roma contro il Governo nazionale
09 Feb 2019 12:14
Una folta delegazione della CGIL di Ragusa ha partecipato alla manifestazione nazionale di Roma aderendo con tutte le categorie, (presenti i segretari generali e i dirigenti sindacali), alla mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil a sostegno della piattaforma unitaria <www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/sites/3/2019/01/PIATTAFORMA_UNITARIA_aggiornata.pdf> con la quale le tre confederazioni avanzano le loro proposte e per chiedere al Governo di aprire un confronto serio e di merito sulle scelte da prendere per il Paese.
Creazione di lavoro di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali giuste ed eque, rivalutazione delle pensioni, interventi per valorizzare gli assi strategici per la tenuta sociale del Paese, a partire dal welfare, dalla sanità, dall’istruzione, dalla Pubblica Amministrazione e dal rinnovo dei contratti pubblici, maggiori risorse per i giovani, le donne e il Mezzogiorno.
Il segretario generale della CGIL di Ragusa, Peppe Scifo, ha così commentato l’iniziativa unitaria:
“Una grande manifestazione per dire al Governo di cambiare politica economica mettendo al centro il lavoro, gli investimenti soprattutto verso il sud sempre più distante dal Nord. Un divario aggravato dal ritorno del Paese alla recessione che ci proietta in una situazione di aumento della disoccupazione e del lavoro povero. Vanno cambiate le politiche economiche e non solo; l’ autonomia differenziata, vecchio progetto della Lega realizzerà la definitiva frattura tra il nord e il sud eliminando così l’unità e la solidarietà nazionale”.
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