Una festa diversa, ma non per questo meno sentita. Comiso rinnova la propria devozione a San Biagio

Una festa differente da quella degli anni precedenti. Ma non per questo meno intensa e meno sentita dai fedeli e dai devoti. I quali, nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, hanno comunque voluto fare sentire la propria vicinanza, partecipando, nel rispetto del distanziamento sociale, alle celebrazioni eucaristiche, ben sette, tenutesi ieri in chiesa Madre oltre al rito sempre suggestivo e affascinante della svelata, sabato pomeriggio, del simulacro.

Le celebrazioni in onore del Patrono San Biagio, insomma, hanno vissuto la fase clou. E proseguiranno, adesso, sino a domenica 19 luglio. All’uscita, nel nartece, l’immancabile ‘nzaiaredda, le candele votive, il pane e l’uva. Così i comisani, ancora una volta, hanno rispettato la tradizione e rinnovato la devozione al santo protettore. Ieri, in tempi normali, sarebbe stata la giornata della festa esterna, con la processione per le vie cittadine.

Se ne parlerà il prossimo anno. “Celebriamo la festa del nostro santo patrono, in questo tempo particolare, senza le tradizionali manifestazioni esterne – ha detto il rettore di San Biagio, il sacerdote Innocenzo Mascali – e tuttavia questo periodo ci conduce provvidenzialmente a fermarci, a lasciare spazio a ciò che è veramente essenziale nella nostra vita, cioè l’ascolto della Parola. Tempo e spazio per l’interiorità, dunque, per far sì che si compia anche l’azione della Parola di Dio dentro il nostro cuore. Tempo e spazio per esprimere la gratitudine con riferimento alle meraviglie che Dio ha operato nel nostro caro amato San Biagio ma anche a quelle che vuole operare e opera in noi se soltanto ascoltiamo il seme della sua parola.

Gesù Cristo è, per l’appunto, colui che semina, il seminatore. Nonostante uscisse dal cuore sicuro del Padre per raggiungere il cuore umano, incostante, non ha avuto alcun tipo di remora. Perché l’amore dà, non importa a chi, non importa come, non importa quando: è fatto così, non può che donarsi. Dio non ama ma è lui stesso amore che si riversa su tutto e su tutti, indifferente al tipo di terreno, parliamo per l’appunto di seminatore, che lo riceve”. Oggi, intanto, si prosegue con la recita del Rosario e la coroncina di San Biagio alle 18,30 mentre alle 19 si terrà la santa messa presieduta dal sacerdote Girolamo Alessi e animata dalla comunità parrocchiale Maria Santissima Annunziata.

Domani, martedì 14 luglio, dopo la celebrazione eucaristica delle 9 e la recita del Rosario con la coroncina di San Biagio alle 18,30, ci sarà, alle 19, la santa messa presieduta dal sacerdote Giuseppe Iacono e animata dalla comunità parrocchiale Sacro Cuore di Gesù. Mercoledì, anche in questo caso celebrazione eucaristica alle 9 e recita del Rosario e coroncina di San Biagio alle 18,30 mentre alle 19 la santa messa sarà presieduta dal sacerdote Franco Forti e animata dalla comunità parrocchiale San Giuseppe.

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