“UN UOMO QUALUNQUE”

“l’Uomo Qualunque, un po’ anarchico e un po’ conservatore, un po’ idealista, un po’ giustiziere, si consegna a chi può far vivere la sua storia. Si consegna a noi. Diventa un libro. Diventa una voce su un palcoscenico. Non chiede di vendetta, né di perdono. Chiede a questi tempi smemorati, di vivere ancora, di essere ascoltato.”

Sono queste le parole con cui Roselina Salemi, autrice dell’intenso romanzo “Il nome di Marina”, parla dell’uomo qualunque.

Ed è proprio quest’uomo di cui scrive nel suo romanzo Roselina Salemi a divenire uno spettacolo di teatro, un monologo. “Un uomo qualunque” che si gira a guardare il passato e ricorda. Ricorda ciò che era e non è più. Rievoca respiri, situazioni, emozioni e immagini di una città in cui viveva che ormai non esiste. Cancellata da un progresso cieco e indifferente. E non perché il progresso sia negativo di per sé, ma perché ,nel paesello siciliano  in riva al mare dell’uomo qualunque, ha scambiato la bellezza e la salute con la distruzione e la morte. L’uomo qualunque è disilluso e sa di non aver più voce in capitolo nel dispiegarsi della storia: ma non vuole mollare il ricordo alla collettività. Vuole stringerlo ancora tra le labbra, articolarlo in un racconto per un pubblico, qualsiasi pubblico lo ascolti. Ha perso la propria battaglia, ma non vuole rassegnarsi. Sceglie la memoria, vuole che si ricordi tutto il passato seppur doloroso.  Ha bisogno di raccontare senza alcuna paura e senza filtri la sconfitta, lacerante e atroce, che però rappresenta una verità, seppur cruda e inaccettabile.

Un monologo bello, toccante, forte. Interpretato da Francesco Di Lorenzo e diretto da Erika Barresi.

Parole sferzanti dirette all’anima dello spettatore che vibrano in teatro accompagnate dal violino di Daniele Rametta e dalle musiche di Joe Schittino. 

Sarà proprio  il Teatro Donnafugata ad ospitare il 4 maggio 2013 alle ore 21,00 “Un uomo qualunque” prodotto da “Materiali Vari” e “Gruppo Teatro Onda”.

L’evento conclude una serie di spettacoli all’interno della Primavera teatrale ragusana messi in scena al Teatro Donnafugata, dei quali fanno parte l’assolo di teatro-danza “Peau d’ame- Pelle d’anima” di e con Giovanna Amarù (6 aprile)  e lo spettacolo di narrazione “Le figlie del sellaio” di e con Alessandro Conte (20 aprile).

 

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