È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN MONTI BIS?
11 Set 2012 05:57
Casini vuole il Monti bis,Pdl e Pd lo accettano solo se questi si candida.
Un Monti bis è una priorità oppure un’ennesima sospensione della democrazia? Questa è la domanda che si pone la società civile, la gente in genere e il popolo.
Ma la democrazia potrebbe mai accettare un ulteriore governo rigoroso e a volte non equo. Il rigore va bene,oggi, per l’Italia, vista la situazione in cui versa, ma si può accettare all’infinito un altro governo, per altri cinque anni, che opera nell’interesse, però dell’economia bancaria, e dell’industria (vedi Marcegaglia).’
Il problema induce a delle riflessioni, che ci portano a credere che non si può prorogare un governo ispirato dal Colle.
Inoltre, non si può accettare che questa eventualità venga supportata dal presidente della repubblica, che si sta sempre più comportando da capo di una repubblica presidenziale,intervenendo con decisioni che non gli competono.
E’ il popolo a decidere il governo, che si può , prima delle elezioni, proporre come governo di tecnici competenti e non di politici, ma le decisioni non possono passare sulla testa degli elettori, altrimenti la democrazia non viene assicurata.
Che Monti sia stato un’eccezione nel percorso della politica, si può comprendere, ma che la stessa formula venga riproposta , crediamo non sia ammissibile, se la democrazia ,così poco presente nei partiti, è un valore irrinunciabile
Questa querelle, che è nata dalle dichiarazioni di Pier Ferdinando casini alla Festa di Chianciano, ci lascia perplessi, anche se capiamo che il rigore, le riforme, quella elettorale, della giustizia e le altre siano prioritarie, ma c’è anche un volere popolare, da cui non si può prescindere, che, forse, bisogna considerare con attenzione e necessaria, se si vuole il consenso.
Il sostegno a Monti, necessario come medicina indispensabile per curarsi, non si può proporre all’infinito ad un popolo già in ginocchio per i sacrifici richiesti, a cui non sono seguiti quelli dei politici, e i tagli ai privilegi.
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