Un fiume di gente per l’ultimo saluto a Rosalba Dell’Albani. FOTO e VIDEO

Il marito Paolo con i figli Michael, Gabriel e Brian, davanti alla bara di legno chiaro dove il volto sorridente di Rosalba moglie e mamma, viene salutato da una intera comunità. La Chiesa Madre di Giarratana e il suo grande sagrato non riescono a contenere la folla silenziosa incredula, che assiste alla funzione. Una folta rappresentanza dell’Arma con il capo di stato Maggiore della Legione, Pasquale Vasaturo, il comandante provinciale Carmine Rosciano, e poi l’Esercito, la Polizia, la Guardia di Finanza e in testa il questore Giusi Agnello.

All’Arma e all’Esercito appartengono il marito Paolo e i figli Michael e Gabriel. Il primo cittadino Bartolo Giaquinta testimonia la vicinanza di tutta la comunità, ci sono anche i sindaci del passato, Lia e Burgio. Un dolore inaffrontabile. Centinaia di abbracci per una famiglia molto conosciuta e apprezzata. Il vescovo di Ragusa Giuseppe La Placa nel corso dell’Omelia a commento di un brano del Vangelo secondo Luca che racconta di quella morte che può “cogliere come un ladro all’improvviso”, parla di una comunità che cerca “un senso ad un evento assurdo e privo di senso”, “smarrita”, per un fatto che “supera le capacità razionali”, “ripugna il nostro spirito”.

È una comunità “paralizzata dalla sofferenza”, con tutto il cuore vicina ai famigliari. Il vescovo si rivolge a Rosalba, di fede pura e autentica. “Dormiva quando ce l’ha portata via la morte – dice il presule – ma la sua anima di giovane madre e moglie fedele e affettuosa, disponibile e generosa, era sveglia, lo era la sua anima di figlia che si prende cura della madre”. 

Il Vescovo ha chiesto l’aiuto di Dio e affidato la comunità alla Vergine Addolorata per affrontare il dolore, per avere la grazia di amore e misericordia, per la forza del perdono affinché prevalga sul risentimento, per privilegiare “il bene, il bello e il giusto nei nostri cuori”.

Rosalba dell’Albani è stata uccisa dal cognato Mariano Barresi 65 anni, mentre assisteva l’anziana madre nella stessa casa dove abitano le altre due sorelle. Una coltellata fatale al collo. Senza un perché. Il cognato è in carcere; non ha fornito un movente. 

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