UDC VITTORIA: LA POLITICA DEI DUE FORNI

L’Udc, ancora una volta, si rende triste protagonista della politica vittoriese, rilasciando assurde dichiarazioni alla stampa. Tali affermazioni espresse dai quattro consiglieri dello scudocrociato risultano totalmente scollegate dalle posizioni del coordinatore cittadino Angelo Giacchi. Con il coordinatore Udc, infatti, l’Amministrazione Comunale e il Partito Democratico hanno avviato un dialogo, per la costituzione di un tavolo permanente che affronti la crisi agricola. A questo punto, mi chiedo dove siano stati di recente i  consiglieri dell’Udc. Forse, si sono occupati esclusivamente delle loro personali transumanze. Va ricordato, infatti, che due di loro sono stati eletti nel PD o in liste collegate al partito; gli altri due, provengono dalle liste di Carmelo Incardona, il candidato sconfitto all’ultimo ballottaggio per l’elezione del sindaco di Vittoria.

È quanto meno grottesco che accusino d’immobilismo l’Amministrazione Comunale. La verità è che i consiglieri Udc brillano per ignavia. Tant’è vero che non esprimono alcuna proposta rispetto alle tematiche economiche e sociali della città.

L’Amministrazione Comunale sostenuta dal PD è fortemente impegnata nelle risposte concrete. A partire dalla programmazione triennale delle opere pubbliche al finanziamento per il Gac (circa 2 milioni di euro che ricadranno soprattutto sulla marineria di Scoglitti). Dai 22 cantieri servizi (del valore di 600 mila euro, che daranno ossigeno alla fame di lavoro presente in città) alla Zona franca urbana, che sarà volano di sviluppo per tutte le categorie lavorative di Vittoria. Dai progetti sul finanziamento del P.a.c (per asili nido e assistenza domiciliare integrata e assistenza domiciliare per gli anziani, per un milione e cinquecentomila euro) al completamento di tutte quelle opere pubbliche (quali l’isola pedonale e la stessa Via Cavour).

Cosa avrebbero fatto per Vittoria i consiglieri Udc? A proposito del Piano regolatore generale, vorrei ricordare ai consiglieri dell’Udc che la Giunta ha spedito al Consiglio comunale il testo modificato. Ora, l’approvazione è esclusivo appannaggio del civico consesso cittadino.

Mi pongo una serie di domande conclusive:

le posizioni espresse dai quattro consiglieri dell’Udc sono  ufficiali o personali?

Perché, in ogni caso, il coordinatore cittadino continua a dialogare e a confrontarsi con l’Amministrazione Comunale su temi fondanti quali l’agricoltura e l’impignorabilità della prima casa? Ricordo che  questa Amministrazione ha sostenuto in prima linea quelle battaglie, sia a livello regionale sia a livello nazionale.

Oppure, infine, l’Udc sta attuando la classica politica dei “due forni” di matrice democristiana?

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