È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
TUTTO INUTILE. NON SI PUÒ PARLARE CON CHI NON VUOLE ASCOLTARE.
08 Dic 2012 06:58
Tutto inutile. Nonostante avessimo suggerito a Barone e ai suoi di andarsi a leggere bene le carte, a documentarsi prima di rilasciare dichiarazioni o imbastire polemiche per evitare di dire castronerie, sulla questione marchio collettivo pare che Barone e i suoi abbiano deciso di collezionare brutte, pessime figure.
Adesso se ne escono con una sequela di domande di cui, se soltanto conoscessero meglio la macchina amministrativa e si fossero concentrati meglio a leggere delibere e regolamenti, conoscerebbero già le risposte. Ma tant’è.
Armati di santa pazienza, come si fa con chi non vuol proprio capire, cercheremo di rispondere a questi signori.
Ci si chiede se è vero che sono stati assegnati circa 22mila euro (IVA inclusa) a una cooperativa di Comiso per la realizzazione di due dei quattro punti previsti nel progetto di creazione del marchio collettivo. E’ vero, ma per la realizzazione di tutto il progetto e non soltanto di una parte. Entro il mese di dicembre è previsto che siano consegnate le prime due fasi. Entro la primavera le ultime due.
Prima di sollevare polveroni inutili sulla somma impegnata per l’intero progetto, i nostri solerti oppositori vadano a fare una breve ricerca, a informarsi per vedere quali sono i costi di mercato per progetti analoghi. E poi, per favore, tacciano.
Riguardo alla scelta della cooperativa di Comiso se ne sono occupati i nostri uffici, soddisfacendo in modo rapido e preciso la nostra richiesta di accelerare al massimo i tempi, per dare risposte rapide e concrete, per dare una speranza a un comparto, quello agricolo, ma anche all’economia santacrocese tutta, in questo momento di grave crisi e grande sofferenza.
La legge e il regolamento comunale – regolamento approvato, tra l’altro, dalla passata amministrazione – consentono l’affidamento diretto, quando questo non supera i 20mila euro. (Sia detto fra parentesi e per maggiore scrupolosità che le disposizioni sulle procedure in economia contenute nel Codice dei contratti pubblici sono state modificate dalla legge 106/2011 – conversione del decreto sviluppo – innalzando il valore dell’affidamento diretto a 40mila euro rispetto ai 20mila del passato). Dunque ci siamo mossi, e sempre ci muoveremo, nel pieno rispetto delle regole, dei regolamenti e delle leggi vigenti. E nella totale e assoluta trasparenza. Prova ne è il fatto che l’opposizione ha potuto prendere atto di tutto senza che qualcuno facesse il minimo ostruzionismo o nascondesse alcunché. Noi facciamo tutto alla luce del sole.
Il lavoro prodotto dalla cooperativa sarà senz’altro giudicato dagli affidatari dell’incarico, cioè i componenti di questa amministrazione, ma anche dall’esperto per l’agricoltura, Guglielmo Occhipinti, e, soprattutto, dagli agricoltori, che dovranno poi aderire al marchio.
Sulla bontà del progetto, sulle sue ricadute positive per l’intero territorio, su come saranno impegnati i 100mila euro, non ritorniamo. Siamo già stati molto chiari.
Sull’ipotetica titubanza del sindaco in merito al progetto, diciamo solo che, il nostro sindaco, come tutte le persone serie e intelligenti, non ha certezze, ma coltiva costantemente l’etica del dubbio. Dire che bisogna provarci e sperare che questo tentativo vada in porto e produca i suoi effetti, non significa non crederci. Significa, invece, non avere rammarichi. Significa, invece, poter dire con orgoglio: noi, almeno, ci stiamo provando.
Ora, chiarito quello che c’era da chiarire, abbiamo noi due domande, facili facili, da rifare al mancato sindaco, visto che fin qui non abbiamo ricevuto risposta alcuna:
1) Non essendo Barone un nuovo soggetto politico, avendo ricoperto le cariche di vice-sindaco e presidente del Consiglio comunale nei 10 anni scorsi, può per favore rendere edotta la cittadinanza sui provvedimenti, gli stanziamenti, le attività, gli impegni concreti presi e adottati dalla passata amministrazione per l’agricoltura locale e i suoi operatori?
2) Può, per favore, rendere edotta la cittadinanza su cosa avrebbe fatto lui per l’agricoltura locale e i suoi operatori, se i santacrocesi non avessero deciso di voltare pagina e fosse stato il sindaco di Santa Croce?
© Riproduzione riservata