TUTTO DALLA CITTA’ DI VITTORIA

L’assessore al Bilancio, Giovanni Caruano, spiega perché nell’ultima seduta del Consiglio comunale ha deciso di ritirare il bilancio dell’Emaia, che si apprestava ad essere sottoposto al voto dell’aula.

“Come molti colleghi consiglieri sanno – dichiara Caruano – è stato necessario ritirare l’atto perché la sua bocciatura avrebbe di fatto determinato il licenziamento di otto dipendenti e la liquidazione dell’Emaia. Credo invece che ci sia la necessità di sentire i vertici dell’Emaia su tutti gli aspetti e i problemi sollevati in Consiglio (come da più parti richiesto)  e che sia utile una riflessione aggiuntiva sul futuro e sull’eventuale rimodulazione degli obiettivi che l’ente deve perseguire. L’Emaia è una parte importante della storia imprenditoriale di Vittoria e merita l’attenzione della Regione Sicilia; sarebbe stato irresponsabile “chiuderla” in seguito a un paio d’ore di dibattito”. 

“Bene ha fatto Caruano, su mia delega, a ritirare l’atto – ha aggiunto il sindaco, Giuseppe Nicosia – sia per le considerazioni da lui espresse sia perché è necessario che l’atto venga discusso e difeso in Consiglio anche dagli amministratori dell’Emaia, che era normale non fossero presenti in questa fase di azzeramento delle cariche, e che dovranno esserlo appena l’atto tornerà in aula, siano essi di nuova nomina o riconfermati. Paradossale trovo invece parte del dibattito consiliare, che da tempo si svolge solo contro qualcuno e determina una lentezza e una scarsissima produttività dell’organo consiliare, e anche la posizione di alcuni consiglieri, che non so se considerare ridicole o gravissime. Penso alla dichiarazione del consigliere Moscato di condizionare il voto positivo al consuntivo dell’Emaia alle mie dimissioni anticipate sul tavolo del Consiglio. Voglio essere benevolo e giustificare quella dichiarazione con l’inesperienza e con l’inconsapevolezza del ruolo di consigliere da parte dello stesso. Siamo a questo punto: ci si permette di mercanteggiare il proprio voto in consiglio in cambio di ciò che la democrazia e il risultato elettorale hanno più volte negato. Ci sarebbe da ridire e da ridere parecchio su questa atmosfera consiliare che la dichiarazione di Moscato interpreta appieno, perché ormai alcuni consiglieri dell’opposizione non vanno in aula per deliberare cose giuste per la città o per portare proposte alternative all’azione amministrativa, ma per lanciare provocazioni, per denigrare la parte opposta o, peggio ancora, per lanciare messaggi ridicoli o ricattatori, per nulla etici e di cattiva e bassa politica”.

Schema di massima Prg, Cavallo: è normale che in questa fase i collaboratori del piano non siano ancora parte attiva

L’assessore all’Urbanistica, Filippo Cavallo, replica alle dichiarazioni rese agli organi di informazione dal consigliere comunale Giuseppe Mustile a proposito dei collaboratori tecnici dell’Ufficio urbanistica, che avrebbero affermato davanti ai componenti della commissione consiliare Assetto e Territorio di non conoscere lo schema di massima del Piano.

“E’ del tutto fisiologico – dichiara Cavallo – che in questa fase il gruppo dei collaboratori non conosca lo schema di massima che, voglio ricordarlo, non è ancora un vero e proprio Prg, ma è solo un’idea di piano. I collaboratori entreranno in gioco subito dopo l’approvazione dello schema di massima. In questa fase propedeutica loro non sono ancora parte attiva: lo saranno quando si andranno a fare i piani. I tecnici che allo stato si sono interessati dello schema di massima a vario titolo sono Giuseppe Terranova, Liliana Stimolo, Rosario Mezzasalma, Marco Marangio, che hanno eseguito gli studi preliminari; Giuseppe Re, che si è interessato dell’aspetto agricolo e forestale del territorio; Marcello Drago, che ha effettuato lo studio geologico del territorio; Maurizio Erbicella, nel ruolo di coordinatore; Sergio Di Martino, che ha eseguito l’editing dello schema di massima. Oltre ai vari dirigenti che si sono susseguiti dal 2008 ad oggi. Quindi, perché continuare a creare confusione? L’opposizione non ne ha già fatto abbastanza?”   

Il sindaco replica alle accuse di Mandarà

Il sindaco, Giuseppe Nicosia, replica alle dichiarazioni dell’ex assessore Livio Mandarà, che ha elencato una serie di “incompiute” dell’amministrazione comunale.

“Bene fa il redattore che pubblica la notizia – dichiara il primo cittadino – a ricordare che Mandarà è un ex assessore. Probabilmente è l’unico motivo per cui lo stesso sente l’esigenza di intervenire nel dibattito sull’azzeramento della giunta. Evidentemente sente sulla propria pelle il licenziamento subito per manifesta inconcludenza, inadeguatezza al ruolo e trasformismo politico, e coglie l’occasione per farsi ricordare come uno dei peggiori amministratori degli ultimi vent’anni. Mandarà dimostra di non conoscere le questioni di cui parla. La zona franca, ad esempio: gli oltre cinquecento imprenditori che ne hanno fruito dimostra il successo dell’iniziativa, che sotto la sua guida non si sarebbe mai potuta realizzare.  Altro esempio, il Gac: Mandarà non sa di che parla, visto che non solo vi è stata la concertazione con le associazioni di categoria, ma le stesse sono associate al Gac e costituiscono parte integrante degli organi direttivi. Quanto ai progetti  di Sogevi cui accenna, meglio non parlarne: altrimenti dovrei dire che Mandarà, in palese conflitto di interessi, dopo aver presentato le istanze quale ex amministratore, fino a pochi mesi fa pretendeva di proporsi per un incarico fiduciario che non ho inteso dare, sia per evitare conflitti di interessi, sia per insufficiente stima nei suoi confronti”.

Aiello condannato a risarcire il sindaco

Con sentenza 858 del 2014, Francesco Aiello è stato condannato al risarcimento del danno ex art. 2043 Codice civile nei confronti del sindaco, Giuseppe Nicosia.

“Si tratta – rende noto il primo cittadino – di un risarcimento di danno non patrimoniale per avere leso la reputazione e l’immagine del sottoscritto diffondendo dichiarazioni che l’accertamento giudiziario ha rivelato false. Anche se dispiace quando un soggetto viene condannato per aver violato delle leggi, alcune delle quali di rilevanza penale, non posso non esprimere soddisfazione per il trionfo della verità sulle falsità di Aiello. I fatti oggetto del procedimento che si è appena concluso riguardavano le sue dichiarazioni di” inquinamento al Comune” e di “connivenze mafiose”, di aver utilizzato in campagna elettorale malavitosi, di averli gratificati con incarichi, oltre alla minaccia di stare attento nel rientrare in casa la notte e di essere più sobrio. Rispetto a tutte queste gravissime diffamazioni, dopo che su altre è già intervenuto il giudice penale, che ne ha condannato il comportamento delittuoso, anche il giudice civile ne ha accertato l’infondatezza e la non attinenza alla critica politica, ritenendo che “lungi dal concretare un’opinione perché prive della benché minima completezza argomentativa, risultano viceversa caratterizzate da mera contumelia”. È importante sapere che non tutto è giustificato, che anche nell’agone politico deve esserci rispetto delle persone e delle regole, e che non esistono intoccabili, perché la legge è uguale per tutti, e chiunque delinqua deve risponderne”.

Domani il comizio del sindaco

Il sindaco, Giuseppe Nicosia, terrà domani, domenica 23 novembre alle ore 17:30, in Piazza del Popolo, un pubblico comizio sul tema “Le ragioni del rinnovo delle cariche amministrative. Occasione di rilancio dell’azione di governo, un atto di impegno e di passione per la Città”.

 

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