TURISMO SOSTENIBILE E RILANCIO DELLA COSTA IBLEA

Immaginare anche da Scoglitti a Casuzze un litorale a misura di turista? Più che di fantasia occorre essere dotati di buona volontà e capacità di programmazione.

Ingredienti necessari per cercare di dare un primo input ad una conversione della zona litoranea davvero epocale. Ne è convinto Renato Meli, candidato indipendente per le liste dell’Udc alle elezioni Regionali 2012. 

“Sono venuto a conoscenza di un interessante progetto portato avanti da Confcooperative Ragusa. La confederazione sta conducendo da mesi alcuni incontri con vari amministratori comunali per discutere di alcune problematiche relative alla gestione delle aree del litorale”. 

Alcuni Comuni, infatti, devono curare una area vasta e problematica quale è quella di Caucana, Punta Secca e Casuzze. Borghi quasi del tutto desolati per tre stagioni su quattro e, di contro, molto congestionati nel periodo estivo. Zone che si affacciano su uno dei mari più belli della Sicilia e che, basti pensare a Punta Secca, sono noti in tutto il mondo per essere location della fiction del “Commissario Montalbano”. 

“Ritengo– spiega Meli – che una attenta politica debba avallare progetti che permettano di esprimere le potenzialità di questi luoghi. Manca del tutto, a livello provinciale, una pianificazione turistica ed economica degna di questo nome. Come può essere che mai nessuno abbia pensato alle enormi difficoltà che si troverebbe a dovere affrontare il turista desideroso di spostarsi da Casuzze a Punta Secca? Per non dire anche da Playa Grande a Donnalucata? 

Sono, insomma, del tutto assenti i servizi che rendono parti significative della nostra provincia una realtà turistica degna di questo nome”. 

Incongruenze che, ad esempio, traspaiono dall’assenza a Punta Secca e dintorni di alberghi e luoghi di ristoro. Eppure la cattiva politica ha permesso negli stessi luoghi una cementificazione totale delle zone per edificare seconde e terze case che la crisi economica ha reso dei contenitori vuoti. 

“Su questo tema – aggiunge Renato Meli – sposo in pieno i progetti di Confcooperative. Progetti che, se portati avanti, potrebbero portare ricchezza e lavoro per i prossimi decenni. Si tratta di trasformare queste case in posti letto standardizzati per i turisti. Ciò renderebbe possibile ai tour operator l’offerta seria dei nostri luoghi anche a grossi gruppi di turisti. C’è un lavoro molto serio che si potrebbe avviare per rendere ciò che oggi è una voce di spesa in una opportunità di guadagno”.

Dire turismo, infatti, non vuol dire solo notti in albergo o nei bed and breakfast. Turismo vuol dire soprattutto servizi. 

“Parlare di turismo sostenibile – conclude Meli – vuol dire avere una visione ampia ed una programmazione che lo sia altrettanto. Oggi i Comuni lamentano scarsità di fondi, ma dobbiamo essere bravi ad attrarre risorse dall’esterno. Ritengo che ci siano a Ragusa cooperative, ma anche imprenditori, in grado di scommettersi in una simile iniziativa. La politica, anche dalla Regione, deve cercare e trovare strade nuove. Il nostro territorio, se supera una visione ristretta, può raggiungere obiettivi esaltanti”.

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