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TURISMO CULTURALE A MODICA. UN’ALTRA BRUTTA FIGURA ?
08 Nov 2014 15:23
Dopo la brutta figura che ha fatto fare a Modica, per le modalità attraverso cui ha gestito (e per il fallimento a cui è arrivato) il velleitario progetto del Consorzio del Val di Noto, il sindaco Abbate si prepara per caso a farci fare un’altra brutta figura, stavolta ben più grave per l’immagine della nostra città e le sue prospettive legate al turismo culturale?
La domanda sorge spontanea dinanzi al fatto che il Ministero dei Beni e le attività Culturali ha pubblicato un avviso (in allegato) per la “presentazione di proposte di intervento da finanziare ai sensi della legge 77/2006 sui Siti Unesco Italiani” e che al Comune di Modica nulla sembra muoversi allo scopo di partecipare, non lasciandosi sfuggire un’occasione che è invece imperdibile. La circostanza è ancor più grave se si pensa al ruolo che la città di Modica ricopre nel contesto del Distretto turistico del Sud Est e anche a quanto, nel proprio passato, ha investito in questo progetto, facendosene addirittura locomotiva.
In questo caso il sito Val di Noto deve saper fare rete, anche attraverso gli strumenti che ha scelto per consorziarsi, al fine di partecipare al bando che attiva misure speciali per la tutela e la fruizione dei beni patrimonio dell’Umanità e il tempo stringe: la scadenza è infatti tra appena un mese, il 12 dicembre.
Il bando assicura un finanziamento che va da 100 mila euro per i singoli siti Unesco a 80 mila per ognuno dei siti che siano eventualmente coinvolti in un progetto unitario. Cosa si sta aspettando, allora, per attivare le tanto decantate sinergie per cogliere questa opportunità che ci dà l’occasione di interrompere il coro delle lagnanze perché non ci sono mai abbastanza fondi per tutelare il nostro patrimonio culturale? Cosa aspetta il sindaco Abbate per dimostrare che sarebbe stato all’altezza, qualora i suoi piani fossero riusciti, di guidare l’ente capofila del Consorzio del Sudest, nell’ambito del quale Comuni come Noto da questo punto di vista ci hanno negli anni superati sino a doppiarci?
Dato che lo stesso sindaco Abbate ripete ad ogni buona occasione di essere attento a recepire ogni opportunità di finanziamento esterno, dobbiamo forse temere che lo faccia solo quando si tratta degli interventi di piccola manutenzione che tanto gli stanno a cuore, mentre è portato ad ignorare del tutto quelle misure che rientrerebbero in una vera e lungimirante progettualità?
Da oltre un decennio Modica, attraverso la sua classe dirigente al livello economico, produttivo e sociale, lavora per costruire reti pubbliche e private sul territorio, in grado di fare del Val di Noto un sito ambito dal punto di vista turistico al pari dei principali d’Italia. Abbate sta muovendo un dito per dare una spinta a questo virtuoso percorso?
Ci auguriamo sinceramente che il Abbate sia effettivamente già al lavoro, ma in tal caso gli chiediamo di coinvolgerci e di tenere informato il Consiglio comunale sul tipo di progetti con cui si intenderà partecipare al bando. Si tratta, del resto, di una reale opportunità per alzare finalmente il livello dell’azione amministrativa di questo sindaco, assecondando quelle ambizioni che la città di Modica legittimamente esprime e che vanno ben oltre quelle personali di chi (lo ricordiamo, solo temporaneamente) la rappresenta.
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