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Trenta case con affitti a canone sostenibile per famiglie in difficoltà a Scicli. Progetto di “housing sociale”
22 Mar 2025 11:54
Trenta in tutto le abitazioni che il Comune di Scicli ha individuato nei quartieri San Giuseppe e San Bartolomeo e che andrà ad acquistare dai privati per restaurarli e metterli sul mercato. Un mercato, quale quello con forte bisogno sociale, che ha larghe fette di presenza sul territorio. Il progetto, redatto dall’Ufficio tecnico comunale e consegnato ieri dal sindaco Mario Marino e dall’assessore Enzo Giannone all’Assessorato regionale alle Infrastrutture, prevede il recupero di 30 abitazioni individuate nei quartieri San Giuseppe e San Bartolomeo da destinare ad “housing sociale”, ad affitti a canone agevolato. Case per le quali i privati proprietari hanno dato la loro disponibilità a vendere. Dopo questo ulteriore passaggio – c’è stato anche un esame in consiglio comunale – si attende il decreto di finanziamento del Cipe pari a 6 milioni 160 mila euro. Entro l’inizio dell’estate si dovrebbe dare inizio alla realizzazione del progetto con l’acquisto o l’esproprio di immobili che si trovano nei due quartieri di San Giuseppe e di San Bartolomeo per darli in affitto alle famiglie in difficoltà.
“Non saranno case popolari, ma case comunali di edilizia sociale a canone agevolato” – spiega l’assessore Enzo Giannone.
E sempre lo stesso Giannone spiega come grazie al finanziamento del Cipe saranno realizzati 30 alloggi di edilizia residenziale sociale e comune Scicli sia uno dei pochi comuni dell’isola che sta mettendo in atto questo progetto. “Nello stanziamento è prevista una quota parte per le opere di urbanizzazione al servizio delle case. Il Comune concederà le abitazioni a nuclei familiari con un reddito compreso entro un range stabilito dalla legge, dopo aver emanato apposito bando e stilato una graduatoria. I nuclei familiari ospiti dovranno comunque essere in grado di pagare un affitto, seppur ridotto. Tutte le case saranno in classe energetica A – spiega Enzo Giannone – sarà recuperata l’edilizia ‘povera’ di alcuni quartieri storici, rivitalizzandoli e riqualificandone il tessuto costruttivo, rispondendo a una domanda di locazioni attualmente insoddisfatta, calmierando il mercato degli affitti. Le case che saranno realizzate in luogo delle attuali avranno tutte le caratteristiche delle moderne abitazioni in termini di efficienza energetica, saranno senza barriere architettoniche e risponderanno a un’esigenza di consumo zero di suolo da parte del Comune. Gli affittuari potranno anche riscattare acquistando le abitazioni al termine del periodo della locazione. Alcuni immobili saranno destinati a servizi di quartiere”.
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