TRENITALIA CHIUDE LE FERROVIE DELLA SICILIA SUD-ORIENTALE

 

 

La costituzione di un tavolo tecnico dove le forze istituzionali locali, regionali e nazionali insieme alle associazione di categoria e alle  organizzazioni sindacali si possano confrontare per individuare le giuste soluzioni  per evitare le dismissioni della rete ferroviaria Siracusa-Gela avviate da tempo da  Trenitalia. E la richiesta di un incontro specifico in prefettura atteso che le dismissioni di Trenitalia dei collegamenti ferroviari nella Sicilia Sud-Orientale provocheranno oltre l’isolamento ferroviario di Siracusa e Ragusa anche  il rischio  per la perdita di centinaia di posti di lavoro sia nel settore ferroviario che nel settore dell’indotto. Queste sono le iniziative congiunte,  sottoscritte in una nota da Franco Nardi  – Responsabile distretto industriale CGIL Siracusa, Giovanni Avola- segretario della CGIL Ragusa,-  Pippo Stella  –  Segretario FILT CGIL Ragusa e  Salvatore Carnevale  – Segretario FILT CGIL di Siracusa, assunte in riferimento al progetto di dismissione di Trenitalia.Si annunciano, si legge in una nota,  qualora le dismissioni non dovessero essere bloccate,  azioni di lotta che vedranno manifestare insieme i lavoratori del settore ferroviario, le  comunità interessate a difesa del posto di lavoro e del diritto alla mobilità La Cgil di Ragusa e di Siracusa, dunque, stanno ponendo in essere una grande mobilitazione alla base della quale la decisione assunta da Trenitalia di interrompere i collegamenti ferroviari, nei giorni festivi e prefestivi,  sulla tratta compresa tra Siracusa – Noto – Modica fino a Ragusa. Tali decisioni, affermano le segretarie della FILT di Ragusa e Siracusa, sono l’ennesimo e chiaro intendimento delle ferrovie dello stato di voler dismettere il trasporto ferroviario in  Sicilia  sud – orientale.

“Da anni ormai si assiste, commentano le segreterie generali della Filt di Ragusa  e Siracusa, ad un inesorabile e continuo degrado del settore ferroviario iniziato con la  totale dismissione del trasporto merci e poi seguito da una serie di tagli di treni a lunga percorrenza che hanno visto ridimensionare notevolmente per le comunità  delle provincie di Siracusa e Ragusa le possibilità di raggiungere via treno le maggiori aree metropolitane italiane  quali  Roma – Milano – Torino – Venezia ecc…Ci rammarica la totale assenza delle istituzioni locali e regionali che nulla hanno mai fatto a difesa del trasporto ferroviario nelle provincie di Ragusa e Siracusa Si Ricorda che la tratta Siracusa – Ragusa è ancora una tratta non elettrificata dove il movimento delle carrozze ferroviarie avviene tramite motrici diesel. Tale tratta è peraltro talmente insicura che i treni in alcune zone del percorso sono costretti a mantenere  velocità di percorrenza non superiori ai 40 Km orari.  Sarebbe pertanto opportuno attivare un piano per la messa in sicurezza della tratta. Messa in sicurezza già prevista dall’accordo di programma ferroviario del 2001. In tale accordo fu pure previsto il potenziamento della tratta e la sua elettrificazione. Di tutto ciò ad oggi nulla di fatto anzi avviene il contrario. Le ferrovie pensano, invece,  ad una dismissione totale del sistema ferroviario nell’area sud – orientale pensando magari di  far diventare Catania la stazione ferroviaria più estrema della Sicilia orientale Le camere del lavoro della CGIL di Siracusa e Ragusa si opporranno a qualsiasi azione finalizzata alla dismissione del  trasporto ferroviario, lotteranno  a difesa del diritto della  mobilità per le comunità che vivono nelle due provincie.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it