TRAFFICO CAOTICO A POZZALLO IN VIA TORINO

Una volta per conoscere una città bastava guardare le mura. Oggi prezioso biglietto da visita sono le strade cittadine. Via Torino è arteria stradale importante. Che si estende per mille metri circa. Dal chiosco-tabacchi di piazza Senia fino all’uscita dal centro abitato direzione nord ovest. Incrociata a destra e a manca da oltre venti strade laterali, serve una zona al alto indice abitativo e commerciale. Palazzi condominiali, singole abitazioni e decine di negozi, stretti gomito a gomito, vedono sfilare passivamente, giorno e notte, centinaia di automezzi e ciclomotori in uscita e in entrata in doppio senso di circolazione. Da anni si è venuto a creare da quelle parti un caos automobilistico indescrivibile. Più volte i residenti hanno chiesto agli amministratori, in attesa della elaborazione di un progetto complessivo di riordino della viabilità comunale, l’istituzione del senso unico, ma, manco a dirsi, tutto è rimasto come prima. Peggio di prima.

“Non so più – dice il rag. Gambuzza – a quale santo votarmi. Ho fatto presente a sindaci ed assessori che si sono succeduti nel tempo la necessità di istituire il senso unico, dirottando il transito automobilistico in entrata, per chi proviene dal nord della città, a destra verso viale Australia e a sinistra sul cavalcavia. Dal punto di vista ambientale e della sicurezza il problema è grave più che mai. Non si capisce per quale misterioso motivo sia ancora consentito transitare in doppio senso di marcia in una delle più trafficate strade della città. Qualcuno dice che i commercianti della zona non sarebbero d’accordo. Ma, per quanto mi riguarda, mi rifiuto di credere che una pubblica amministrazione possa farsi condizionare da interessi privati, a scapito dell’interesse generale. Fra l’altro si tratterebbe di un falso problema. Il traffico caotico di via Torino e l’impossibilità di sostare anche per pochi minuti, a mio parere danneggia anzitutto i titolari di attività commerciali”. “Il concetto di discontinuità amministrativa con il passato – dice una insegnante in pensione –  non presuppone necessariamente l’impiego di chissà quali risorse;  certi segnali si possono dare e vanno dati subito, senza indugi o infingimenti. Soprattutto quando le cose da fare sono a costo zero. Per liberare via Torino dall’aggressione selvaggia del traffico automobilistico basta un semplice provvedimento, confortato da relazione tecnica e da dati inoppugnabili che certificano la gravità della situazione che si è venuta a creare in quella zona dal punto di vista della sicurezza e dell’inquinamento per gas di scarico.

                                              

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