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TORNA LA CASBAH SUL LUNGOMARE ANDREA DORIA A MARINA DI RAGUSA,
04 Ago 2014 14:06
“La tentazione della casbah sembra essere troppo forte. Perfino per un sindaco che afferma, a parole, di essere rivoluzionario e in totale discontinuità rispetto al passato come Piccitto. E che, invece, ricade negli errori del tempo che fu, gli stessi che dopo grandi sacrifici eravamo riusciti, comunque, a fare rimuovere”. E’ quanto afferma il consigliere comunale di Territorio, Angelo Laporta, dopo avere preso atto che a Marina di Ragusa, al lungomare Andrea Doria, nel tratto compreso all’altezza del circolo Nautico sino ad arrivare al depuratore, sono tornate a fare capolino, lungo la sede stradale, impedendo quindi, tra le altre cose, la circolazione veicolare, le bancarelle. “Una scelta infausta – afferma Laporta – che, dopo anni e anni di proteste da parte dei cittadini residenti e degli operatori commerciali della zona, eravamo riusciti a modificare. E sembrava che la nuova linea, quella cioè della sistemazione delle bancarelle in un’altra zona della frazione rivierasca, potesse proseguire, senza turbare la tranquillità dei villeggianti e l’attività degli altri operatori commerciali che con le loro strutture lavorano tutto l’anno. Evidentemente, questa tranquillità non è piaciuta a Piccitto che ha preferito ripristinare le cose come una volta, creando le condizioni per dare di nuovo vita alla casbah sul lungomare, un problema che sembrava dimenticato e che, invece, purtroppo, è tornato d’attualità. Devo aggiungere che sembra strano, questa volta, il completo silenzio dei cittadini, per la maggior parte villeggianti, residenti nella zona. Che a loro la casbah, per l’estate 2014, stia bene? Ne prenderemmo, eventualmente, atto anche se non crediamo proprio visto che, comunque, la circolazione veicolare ha subito uno stravolgimento. Una delle problematiche che volevamo certamente evitare. La “casbah”, invece, continua a dare certamente fastidio agli operatori commerciali che hanno subito segnalato, non appena la stessa è stata attivata, un calo repentino degli affari. Ovviamente, la gente che vuole andare a mangiare al ristorante in quella zona o intende soltanto andare a prendere un caffè è dissuasa dal farlo. Il sindaco rivoluzionario, insomma, ha colpito ancora. Riuscendo ad essere più tradizionalista dei predecessori che, accogliendo le esigenze dei cittadini, erano riusciti a comprendere che in una frazione rivierasca come Marina, bandiera blu e con un porto turistico che tutti ci invidiano, la presenza di una casbah in mezzo alla strada forse non ha senso e si potrebbe pure evitare”.
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