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“Tono istituzionale ma coinvolgente”: Schifani dimentica di cancellare ChatGPT
18 Giu 2025 17:02
Una disattenzione digitale, ma con un certo peso politico. Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, è finito nel mirino del web per una gaffe social che ha sollevato più di qualche sorriso – e qualche imbarazzo.
Tutto è accaduto in un post pubblicato su Facebook la mattina del 17 giugno, in cui si affrontava il tema, drammaticamente attuale, della crisi idrica nell’isola. Ma ad attirare l’attenzione non è stato tanto il contenuto quanto l’intestazione visibilmente generata da un’intelligenza artificiale: «Ecco una proposta per il post su Facebook, in prima persona e con enfasi, adatta a un tono istituzionale ma coinvolgente».
La frase, chiaramente estranea al testo definitivo e riferita a un prompt di ChatGPT, è rimasta online giusto il tempo di un minuto. Il post è stato infatti modificato alle 11:03, ma non abbastanza rapidamente da passare inosservato agli occhi – e agli screenshot – degli utenti più attenti, alcuni dei quali hanno subito condiviso la svista con toni ironici e sarcastici.
Il caso ha inevitabilmente sollevato interrogativi sull’uso crescente dell’intelligenza artificiale nella comunicazione politica
Non è la prima volta che si verifica un episodio simile: qualche giorno fa, un compito scolastico di uno studente delle medie conteneva ancora le istruzioni dell’AI lasciate per errore. Ma se nel caso dello studente l’ingenuità ha strappato un sorriso, quando accade al presidente di una Regione in piena emergenza idrica, l’effetto ha una portata decisamente maggiore.
C’è chi parla già di “lavata di capo” in arrivo per lo staff social e chi invece solleva una riflessione più ampia: se anche i post istituzionali sono scritti dalle macchine, dov’è finita la voce politica autentica?
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