Tom Pritzker, americano di 62 anni, attraversa lo Stretto di Messina

Appuntamento di fine estate con il progetto “Un Mare da Vivere… senza Barriere” XIV edizione, curato e sostenuto dell’Associazione L’Aquilone Onlus di Messina, che si è concluso con la traversata solidale fatta da Tom Pritzker “atleta” e appassionato nuotatore di 62 anni di Plymouth, Minnesota, USA.

Eccellente il tempo della traversata, in 50 minuti Pritzker da Punta Faro ha raggiunto Cannitello in Calabria, accompagnato da una condizione meteo ottimale, da un mare eccellente, dall’esperto comandante Giovanni Fiannacca e dal team del Presidente dell’Associazione L’Aquilone Rosario Lo Faro.

L’atleta Pritzker, nella sua vita professionale ha lavorato in varie aziende e società americane, che operano in campo nazionale ed internazionale, dove ha ricoperto con successo ruoli da Dirigente, Amministratore Delegato, Vicepresidente e Presidente.

Tom oggi è in pensione ed ha dimostrato di essere un “avido” nuotatore che si allena regolarmente nella categoria dei “Masters” del suo Club, gareggia nelle gare di triathlon e nuota in acque libere di 2-5 + miglia in Minnesota ad altri stati degli Stati Uniti e all’estero. Il suo “palmares” conta multiple traversate come il The Minnetonka Challenge (5 miglia), Lake Superior Point to La Point (2,1 miglia), Zorbaz Gull Lake Challenge (3,9 miglia), Alcatraz Invitational (1,3 miglia), and the Bosphorus Cross-Continental Swim (6,6 km).

Quest’anno Tom, grazie all’eco mediatico lanciato dal giovane Tancrede Roy Americano di Boston, ha deciso di aggiungere alle sue esperienze di nuotatore in acque libere la traversata dello Stretto di Messina, facendo una donazione benefica, per sostenere e celebrare i programmi solidali promossi da L’Aquilone come “Un Mare da Vivere Senza Barriere” e la Mare Terapia. Va ricordato che la traversata Tencrede’s Challenge ”….. la sfida per un giorno la sfida per la vita – the challenge for one day the challenge for life…” lanciata nel 2016 dal giovane Tancrede Roy, rimane una testimonianza di sforzo umano che dimostra quanto sia determinante contribuire, con le proprie imprese sportive alla solidarietà dei meno fortunati e alla crescita dei nobili programmi, che “L’ Aquilone” ha portato e porta sempre avanti.

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