Territorio plaude all’azione del Comune nei confronti dell’ATI LAMCO, che già aveva perorato all’insediamento del Sindaco Cassì

Soddisfazione esprime il segretario cittadino di Territorio, Michele Tasca, unitamente al Direttivo, per l’azione formalizzata dal Comune di Ragusa finalizzata alla risoluzione per inadempimento del rapporto contrattuale con la Associazione Temporanea di Impresa della quale la Lamco s.r.l. è società mandataria.
Lo stesso Tasca, subito dopo l’insediamento dell’attuale Sindaco, aveva trovato l’occasione, nel complimentarsi per l’elezione, di sottoporre la delicata questione in oggetto, che era stata più volte contestata dal rappresentante di Territorio in consiglio comunale nella precedente consiliatura.
“Meglio tardi che mai – afferma oggi Michele Tasca – convinto che si sia finalmente affrontata, concretamente, una situazione estremamente delicata e quanto mai dannosa per la collettività, grazie alla superficialità dei precedenti amministratori grillini.

Un danno enorme, provocato ai cittadini ragusani per un contratto che non doveva essere firmato, con clausole assurde a svantaggio del Comune e dell’utenza.
Quello che doveva essere un progetto avanzato, moderno, in linea con le tendenze di diversi comuni italiani, finalizzato ad ordinare il settore dei tributi locali, all’insegna del ‘pagare tutti per pagare di meno’ fu del tutto vanificato dall’assurdo contratto accettato dai 5 Stelle.”
Il progetto era quello della realizzazione di una anagrafe immobiliare, tributaria e territoriale per la gestione del territorio, la gestione dell’idrico e l’incremento delle entrate ordinarie (ICI, Tarsu e Idrico) del Comune di Ragusa, un progetto voluto dall’allora Sindaco Nello Dipasquale, oggi deputato regionale del Partito Democratico, che voleva mettere ordine in un settore delicato per la sopravvivenza economica dell’ente.
Al tempo, i grillini, nell’euforia del nuovo e del cambiamento, vedevano in Dipasquale l’idolo da abbattere per far dimenticare il passato, non furono pochi i progetti del sindaco, ricordiamo che Dipasquale guidò la città, in maniera eccellente , dal 2006 al 2011, che furono cestinati, dalla riqualificazione di piazza Libertà a quella dell’ex cinema Marino.

Stranamente, e inopinatamente, conservarono e adottarono, invece, il progetto della LAMCO, che risultava vincitore del bando istruito dall’ex sindaco, bando che aveva, poi, lasciato alla gestione commissariale per i successivi espletamenti che avrebbero dovuto portare alla firma.
Ma le clausole contrattuali, che furono inserite per la firma, risultarono assurde e vessatorie per il Comune, ci furono, al tempo, tentativi per distogliere i nuovi amministratori dalla firma di un contratto che non convinceva nessuno, ma fu tutto inutile.
Il Movimento politico Territorio, e segnatamente il suo segretario cittadino, Michele Tasca, hanno, da sempre, seguito con particolare attenzione l’evolversi del rapporto.

Un rapporto, da sempre segnato da controversie, per il quale emergevano spesso anomalie e criticità, come rilevato anche dagli attuali amministratori, che, nel 2018, era stato anche oggetto di revisione.
Un rapporto costellato da diversi addebiti, che, ora, l’attuale amministrazione contesta per le vie legali, da gravi inadempimenti contrattuali della contraente e da un rapporto fra le stesse componenti dell’Associazione Temporanea di Imprese quanto mai complicato e pervaso da insanabili contrasti.
Nelle sue note, inoltrate all’attuale amministrazione attraverso canali diversi, Territorio, aveva, innanzitutto, segnalato le anomalie delle diverse mutazioni societarie nell’ATI, avvenute alla fine del 2015, che già avrebbero potuto costituire motivo per la risoluzione del contratto.
Dall’originaria composizione societaria, Lamco-AIPA-AGS Italia, a seguito del fallimento di AGS, subentrava la NOVARES di cui il Comune prendeva atto dell’ingresso nell’agosto del 2017, mentre il fallimento risaliva al dicembre 2015.

Nello stesso periodo di dicembre 2015 la società MAZAL subentrava, nel raggruppamento di imprese, al posto di AIPA, in forza di un contratto di affitto di ramo d’azienda, ma la ditta, a maggio del 2016, veniva cancellata dall’albo dei gestori delle attività di liquidazione e accertamento dei tributi.
Solo nel settembre del 2017, dopo un inspiegabile periodo di vacatio delle credenziali necessarie previste dal contratto, il Comune di Ragusa prendeva atto del subentro della ANDREANI tributi al posto di AIPA-MAZAL.
Territorio e Michele Tasca hanno, più volte, segnalato queste anomalie, che inficiavano la autorevolezza dell’azione svolta dalla LAMCO sul territorio comunale, nonostante la perdita dei requisiti previsti dal contratto, alla luce anche delle voci di accertamenti tributari che erano oggetto di contrattazione, in violazione delle norme tributarie, con il fine di fare cassa a tutti i costi.

Il Direttivo di Territorio, in particolare, ha segnalato, il grave particolare dell’appendice, aggiunta successivamente alla stipula del contratto, dall’allora dirigente del settore tributi, non abilitato giuridicamente a tale sottoscrizione, che modificò le condizioni contrattuali: l’appendice provocò non pochi dubbi interpretativi sul compenso spettante alla ATI LAMCO, che il nuovo dettato assegnava alla ditta sull’accertato e non sull’incassato, come prevedeva l’originaria stesura del contratto, compenso fissato, in maniera incredibile, nel 42,5 % dell’accertato, al netto delle premialità di obiettivo.

Al riguardo, Michele Tasca, segretario cittadino di Territorio, oggi commenta: “Ci sono state importanti conseguenze sulle casse dell’Ente per queste scelte scellerate, finora, buona parte del ricavato dagli accertamenti è servito solo per pagare il compenso alla ATI – LAMCO, senza un reale beneficio per il Comune, sarebbe cosa buona che i cittadini fossero porti a conoscenza della entità delle somme accertate come crediti verso l’utenza, dell’entità delle somme riscosse effettivamente e delle somme pagate alla ATI LAMCO, come compenso, dal 2014 ad oggi. Oggi non si può che reiterare la proposta di utilizzare il personale interno, adeguatamente motivato e formato, per mettere ordine in un settore che solo da poco mostra di essere gestito con competenza, professionalità e acume politico”

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