TERREMOTO – IO NON RISCHIO

La campagna nazionale “Io rischio”, che si svolte in duecento città italiana, di cui la nostra Palermo, è unì’iniziativa promossa dal Dipartimento della Protezione Civile e ANPAS, con la collaborazione dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, del Consorzio della Rete di Lavoratori Universitari di Ingegneria Sismica e in accordo con le Regioni e i Comuni interessanti. All’iniziativa partecipano, le organizzazioni nazionali ANA – ANAI- ANVVFC- AVIS – FRI-CB, LEGAMBIENTE, MISERICORDIE D’ITALIA, PROVIC-ITALIA. Psicologi per i Popoli,RNRE, UNIC e UTALSI. La campagna si volge in località a rischio sismico elevato in alcune città capoluogo di provincia, che, pur non avendo pericolosità sismica elevata, possono però avvertire forti terremoti. Protagonisti principali di questa iniziativa sono i volontari, cittadini che oggi si assumono in prima persona la responsabili nella prevenzione del rischio. Una responsabilità che è di tutti. Nelle 200 città sono stati allestiti camper e gazebi che, grazie agli operatori volontari del settore, guidano il cittadino a come comportarsi in caso di un eventuale terremoto. Imparare a prevenire e ridurre i danni dei terremoti è un compito che riguarda tutti noi. Condividere quello che sai con amici , familiari, vicini di casa è importante: la diffusione di informazioni sul rischio sismico è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo collaborare. Lo scopo dell’iniziativa è di educare il cittadino alla prevenzione. Parola ormai entrata prepotentemente nel vocabolario in quanto , come testualmente riferito da un operatore del settore “La prevenzione riduce notevolmente anche i costi di eventuali gravi ed irreversibili danni sia a livello umano che materiale” Ha anche aggiunto che molte volte si sottovalutano certi problemi finché non si presentano, ma è bene informare il cittadino che l’Italia è un paese sismico. Infatti negli ultimi anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Quasi 300 di questi (con magnitudo superiore a 5.5.) hanno avuto effetti distruttivi e addirittura paragonabili al terremoto dell’Aquila del 2009. Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben distinti : nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese) e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale. Tutti viviamo in una zona pericolosa, dove in passato già si sono verificati terremoti o se ne sono avvertiti gli effetti. E ciò potrà accadere ancora in futuro. Nessuno può sapere quanto potrebbe verificarsi un terremoto. Su questo si sanno molte cose, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quanto, con quale forza e precisamente dove si verificheranno. Si sa bene, però, quali sono le zone più pericolose e cosa possiamo aspettarci da una scossa:essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto (vedi consiglio in foto articolo). La campagna a Palermo si tiene al Politeama e si concluderà stasera. La prevenzione è oggi è importante su tutti i fronti e concludo con una frase conosciutissima ma difficilmente entrata nel modus vivendi di ognuno di noi “prevenire è meglio che curare”.

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