Terremoto di magnitudo 2,8 al largo della Sicilia: continua la sequenza sismica di Aprile

Alle 21:21 di ieri sera, 22 Aprile, un nuovo evento sismico ha interessato il mar Ionio, al largo della costa siciliana. Il terremoto, di magnitudo 2,8, è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV di Roma a una profondità di 33 chilometri, in un’area che da diversi giorni è teatro di una persistente sequenza sismica. Una sequenza che, pur mantenendosi su valori generalmente bassi di magnitudo, richiama l’attenzione di sismologi e cittadini sul costante dinamismo geologico che caratterizza il nostro territorio.

A differenza di quanto si potrebbe pensare, gli esperti escludono che il sisma sia in qualche modo collegato all’attività eruttiva dell’Etna, spesso erroneamente tirato in ballo ogniqualvolta la terra trema in Sicilia. La distanza dall’apparato vulcanico e le caratteristiche stesse del movimento tellurico conducono gli studiosi ad escludere qualsiasi nesso diretto, inquadrando invece l’evento nel più ampio contesto della sismicità sottomarina che interessa la regione ionica. Se la magnitudo relativamente contenuta ha fatto sì che il terremoto non fosse avvertito dalla maggioranza della popolazione, non sono comunque mancate segnalazioni, anche dalla nostra provincia, da parte di chi ha percepito un lieve tremolio o uno scuotimento, sufficiente a destare curiosità e, in alcuni casi, preoccupazione. La Sala Sismica INGV, che monitora costantemente la situazione, ribadisce come al momento non si ravvisino elementi di allarme per la popolazione, pur invitando a non abbassare la guardia: “La conoscenza del territorio e l’informazione puntuale sono le migliori alleate della sicurezza”, sottolineano i tecnici. Intanto, le scie sismiche di Aprile proseguono, con piccoli ma significativi episodi che tracciano una sorta di diario sotterraneo della nostra isola.

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